Reggio e l’utopia Ryanair. Otto mesi di presa in giro

Dall'annuncio in pompa magna alle (mezze) rassicurazioni. Sono rimasti soltanto i proclami, assieme alla certezza che Ryanair non approderà a breve in riva allo Stretto, se mai lo farà...


Otto mesi di presa in giro.

Da quel 25 ottobre, data in cui avevamo annunciato l’arrivo di Ryanair a Reggio Calabria, definendo l’approdo nello scalo reggino della compagnia low-cost come ‘svolta epocale’, sono trascorse due lunghe stagioni, tra speranze, sogni e delusioni. Il tutto ai danni dei reggini.

Otto mesi di presa in giro tra dichiarazioni boriose ed altisonanti dell’uno e dell’altro politico di turno. Tutti pronti a contendersi i meriti di un traguardo, ad oggi mai raggiunto.

“L’arrivo di Ryanair è il frutto di una lunga programmazione – dichiarava il sindaco Falcomatà – Le cose non si fanno dall’oggi al domani…”.

Non meno orgoglioso invece il presidente di Sacal Arturo De Felice che ai nostri microfoni tranquillizzava i reggini:

“E’ un successo senza precedenti! Una svolta epocale per il sistema aeroportuale calabrese…”.

In realtà l’arrivo di Ryanair è stato ufficializzato proprio dalla stessa compagnia attraverso le parole di David O’Brien, Chief Commercial Officer di Ryanair che sempre il 25 ottobre 2018 dichiarava:

“Ryanair sta supportando SACAL per sviluppare procedure di navigazione d’area (RNAV- Area Navigation) presso Reggio Calabria da sottoporre a ENAV ed ENAC a inizio dicembre”.

Ad oggi dunque, il ‘flop’ Ryanair rappresenta un duro colpo per tutti, nessuno escluso. Politica, enti, amministrazioni locali e compagnia aerea. Tutti colpevoli di aver preso in giro (per otto mesi) i reggini, già bistrattati per il caso Blu Panorama.

Dall’annuncio in pompa magna alle (mezze) rassicurazioni, dalle titubanze al silenzio assordante. Sono rimasti soltanto i proclami, assieme alla certezza che Ryanair non approderà a breve in riva allo Stretto, se mai lo farà.

I motivi? Mai chiariti ufficialmente. Secondo quanto appreso da CityNow, si tratta di non meglio specificate “procedure e certificazioni che coinvolgono Enac ed Enav e che non sono ancora state prodotte”, senza le quali Ryanair e Sacal non possono concretamente imbastire l’arrivo a Reggio Calabria.

L’asticella dell’orologio viene spostata ancora  a dopo la stagione estiva. Settembre, ottobre? Quando vedremo la nota compagnia in riva allo Stretto.

Intanto qualcuno preferisce l’indifferenza: “Rayanair…mai sentita, Rayanair chi?”