C'è anche una Calabria 'che vola'. Ma purtroppo non è Reggio

Telenovela Ryanair, caso Blu Panorama, proclami e silenzi. Il bilancio (negativo) dei primi due anni di Sacal a Reggio Calabria. Quali le reali intenzioni per il futuro?

La notizia è di questi giorni: Air Transat raddoppia i Voli Diretti da Lamezia-Toronto. Non si tratta dell’unica buona novella riguardante lo scalo lametino, i cui numeri sono incoraggianti e in costante crescita.

L’aeroporto di Lamezia funziona, ha un traffico notevole e un’offerta volativa ampia, di questo tutti i calabresi non possono che esserne pienamente soddisfatti.

“Il collegamento diretto con Toronto è il fiore all’occhiello del nostro aeroporto che conferma, la vocazione internazionale dello scalo.

L’incremento delle frequenze di Air Transat, nel corso della stagione estiva 2019, testimonia non solo l’interesse verso la qualità dei servizi erogati e il nostro costante impegno nel consolidare il rapporto commerciale, ma una sempre maggiore attenzione dell’utenza incoming e outgoing.

È nostro auspicio  che il Canada diventi ben presto una destinazione non solo turistica ma anche business, tale, pertanto, da soddisfare una domanda crescente di collegamenti per tutto l’anno”, le parole di Arturo De Felice, presidente Sacal, nel presentare l’ultima novità riguardante l’aeroporto di Lamezia.

In quanto a propositi futuri ed auspici, non erano molto diverse le parole di De Felice (quasi) due anni fa. Diverso era soltanto lo scalo di riferimento, non più Lamezia ma Reggio Calabria. Nel luglio 2017 infatti Sacal si insediava ufficialmente in riva allo Stretto, con un bagaglio (la metafora è d’obbligo considerato l’argomento) ricco di propositi e obiettivi importanti.

Giusto dare il tempo necessario per insediarsi, comprendere bene tutte le dinamiche, progettare il futuro dello scalo reggino a medio lungo termine, interloquire con istituzioni ed enti. Giusto sottolineare come l’aeroporto di Reggio Calabria proveniva da mesi (se non anni) di affanno e un rischio chiusura scongiurato in extremis. Altrettanto doveroso però, a due anni dall’insediamento, trarre un bilancio della gestione Sacal a Reggio Calabria.  

TRISTE BILANCIO

Il bilancio, sono i fatti a dirlo, non può che essere negativo. A fronte di un progetto valido e incoraggiante, i propositi sbandierati dalla società di gestione sono rimasti dentro il cassetto.

La cartina di tornasole ideale è rappresentata da quella che si può oramai definire ‘la triste telenovela’, ovvero l’approdo di Ryanair a Reggio Calabria.

Proclami, annunci, mezze rassicurazioni e infine il silenzio. Ad oggi una sola certezza: Ryanair non approderà a breve a Reggio Calabria, se mai lo farà.

Quali i motivi che si celano dietro un progetto sinora rimasto su carta? Una possibile concausa arriva da alcuni rumors, da verificare. Voci che riguardano presunti rapporti tutt’altro che idilliaci tra il presidente De Felice e il sindaco Giuseppe Falcomatà.

Il presidente Sacal non ha nascosto pubblicamente alcune critiche alla Città Metropolitana di Reggio Calabria. La convenzione firmata nei mesi scorsi (circa 240 mila euro per tre anni l’investimento della Città Metropolitana per l’operazione di rilancio del Tito Minniti e dell’intero territorio) sembrava potesse sancire una ‘tregua’. Ma così, a quanto pare, non è stato.

Se si tratta di frizioni di natura politica o meno non è chiaro (sempre se i rumors dicono il vero…) è più limpido invece lo stallo che riguarda lo scalo reggino e si protrae oramai da troppo tempo.

L’ULTIMA SCONFITTA

Il ritornello non cambia se volgiamo lo sguardo all’offerta nazionale. Blu Panorama nelle scorse settimane ha deciso di cancellare i voli per Bologna e Torino, in maniera arbitraria e a fronte di un contratto siglato con Sacal.

Non solo non si è riusciti ad aumentare l’offerta di voli da e per Reggio Calabria, ma si è riusciti a perdere anche quelli garantiti (?) da una firma nero su bianco. Quando si dice ‘oltre il danno la beffa’.

L’ORA DELLA VERITA’

Due anni dall’insediamento a Reggio Calabria, Sacal si appresta a soffiare sulla seconda candelina. Il desiderio lo esprimono tutti i reggini, reggini fuori sede e turisti che vogliono raggiungere la città senza dover obbligatoriamente puntare su altri scali e ardono dalla voglia di porre a Sacal e Città Metropolitana alcuni semplici quesiti.

Che ne sarà dell’aeroporto di Reggio Calabria? Quali i nuovi voli e compagnie che arriveranno in riva allo Stretto? Quale la risposta, definitiva e con tempistiche delineate, alla telenovela Ryanair?  Quale, in definitiva, la programmazione a medio e lungo termine che Sacal e Città Metropolitana hanno in mente per lo scalo reggino? In attesa di rispose concrete, auguri Reggio… e complimenti Lamezia.