Lo Youth Work europeo sul palco dello Stretto

Sul palco dell’Arena dello Stretto si sono susseguite performance artistiche da parte di giovani locali

Nella serata di lunedì 12 Settembre l’Arena dello stretto si è riempita al suono della parola Youth Work, espressione di origine anglosassone che rappresenta il lavoro dei giovani per i giovani e che anima le strade di Reggio e dell’Europa ormai da diversi anni.

Allo scopo di celebrare questa professione e chi la pratica dunque, mirando ad un riconoscimento a livello regionale e nazionale, si è scelto di organizzare lo Youth Work Fest, realizzato in occasione della presentazione e diffusione del progetto Giovani Fermenti. Per il Bene Comune, coordinato dal Comune di Reggio Calabria in partenariato con l’associazione APICE-Agenzia di Promozione Integrata per i Cittadini in Europa e finanziato da Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), in concomitanza con l’Anno Europeo della Gioventù e che ambisce a fornire spazi di aggregazione e valorizzazione dei talenti giovanili del territorio con varie azioni, tra cui la riqualifica di un bene confiscato della città di Reggio.

La discussione sul valore dello youth work e sul riconoscimento della figura professionale dello youth worker è in corso in città ormai da tempo, APICE vi contribuisce attraverso la realizzazione di pratiche, attraverso la formazione di operatori e attraverso il supporto al dialogo tra giovani e decisori per lo sviluppo di politiche adeguate ai bisogni. In questo dialogo si inserisce anche il Comune di Reggio Calabria, con l’assessore alle Politiche Giovanili Giuggi Palmenta, che ha fortemente creduto nella necessità di creare un centro giovanile in città, sul modello degli youth center europei di Strasburgo e Budapest, dove per la prima volta siano presenti proprio queste figure professionali, gli youth workers, a supporto dello sviluppo socio educativo dei giovani della città.

Per sottolineare questa volontà, sul palco dell’Arena dello Stretto si sono susseguite performance artistiche da parte di giovani locali, come i ragazzi di Christian Music, Giocolereggio e RayBand che hanno accompagnato due panel durante i quali sono intervenuti due experts nazionali sul tema youth work, il professor Maurizio Merico dell’Università degli studi di Salerno e Federica De Micheli, vice-presidente di NINFEA, National Informal and Non-Formal Education Association.

Gli experts hanno contribuito a far conoscere cosa sono lo youth work e gli youth workers interloquendo con alcuni rappresentanti delle comunità dei giovani del territorio che hanno partecipato a vari progetti europei (GioTAG, GperAzione, Cardetoo) che hanno portato e continuano a portare benefici sia ai giovani che alle comunità che abitano, soprattutto quando avvengono in contesti periferici quali quelli di Cardeto, San Giovanni di Pellaro e Bocale.