Reggio Futura: 'Basta sciacallaggio sul 'Modello Reggio' dopo 10 anni di nulla cosmico'

"Quando parla Scopelliti, gli attuali amministratori piuttosto che criticare, farebbero bene a sedersi al banco, aprire le orecchie e prendere appunti come si fa davanti al maestro"

“Dopo l’intervento della senatrice Minasi, che ha chiesto al ministro Giorgetti l’invio degli ispettori per verificare lo stato di salute dei conti del Comune di Reggio Calabria, i vertici di Palazzo San Giorgio, quasi stizziti, hanno sottolineato che questi sono i benvenuti.

Ebbene, anche Reggio Futura è d’accordo sul fatto che una verifica dei bilanci dell’ente comunale può solo portare beneficio e trasparenza alla città, soprattutto alla luce delle diatribe sorte nell’ultimo consiglio comunale in cui la minoranza di centrodestra ha annunciato un ricorso al Tar in relazione alla delibera di approvazione del bilancio di previsione, ravvisando una serie di discrasie, anomalie e inesattezze”.

Reggio Futura, attraverso le parole del presidente Italo Palmara, dice basta allo sciacallaggio sul Modello Reggio e invita l’amministrazione comunale a rispondere con i fatti.

E però, come dice un vecchio adagio, “il lupo perde il pelo ma non il vizio”; infatti, ogni volta che si tocca il nervo scoperto dei conti, da parte degli esponenti locali del centrosinistra scatta in automatico il solito “sciacallaggio strumentale” sugli anni del “Modello Reggio” di Giuseppe Scopelliti con annessa la solita noiosa litania: il buco di bilancio, Valeria Marini, RTL, Rabarama e il Tapis Roulant, per poi concludere con la frase madre di tutti gli sciacallaggi: “è solo colpa delle precedenti amministrazioni”.

Insomma, dopo dieci anni di “nulla cosmico” questa amministrazione altro non sa fare che reiterare i soliti ritornelli sbiaditi e stantii ai quali ormai non crede più nessuno. Tutti i reggini hanno capito che, dopo 10 anni, questi “signori” non avendo opere da esaltare, programmi da sostenere, progetti da illustrare, non possono fare altro che denigrare chi, nello stesso arco di tempo, aveva dato una speranza alla città ed un futuro ai suoi abitanti.

 

“Gli attuali amministratori (…), in tema di disavanzo del bilancio comunale, al posto di farneticare su quello degli anni 2002-2010, farebbero bene a far sapere alla città se è vero o no che quello attuale ammonta ad oltre 350 milioni di euro (nonostante lo Stato abbia negli ultimi anni erogato a Reggio contributi straordinari per circa 300 milioni di euro) il tutto con la città che vive un livello di degrado che non conosce precedenti storici, con cumuli di rifiuti ad ogni angolo, interi quartieri lasciati senza acqua, strade che sembrano mulattiere e aliquote dei tributi locali portate alle stelle.

Eppure, di fronte a tutto questo sfascio, fino ad oggi a Palazzo San Giorgio non c’è stato ancora un solo amministratore che abbia avvertito l’esigenza – o meglio, il pudore – di rivolgersi alla cittadinanza per dire: “scusateci tanto ma non siamo capaci di amministrare”.

Un’ultima considerazione: viste le palesi differenze tra la Reggio di quegli anni e quella di oggi, quando parla Scopelliti gli attuali amministratori piuttosto che criticare, farebbero bene a sedersi al banco, aprire le orecchie e prendere appunti, così come fanno gli scolaretti desiderosi d’imparare dal loro maestro”, conclude la nota.