Reggio, inaugurata al Parco Ecolandia la nona edizione del Face Festival

Il Face Festival ha aperto le porte al pubblico con una prima serata intensa e ricca di perfomance che hanno raccontato l’arte in mille sfaccettature

“Lo abbiamo scritto diverse volte, perché passi il concetto che a Reggio Calabria si promuove l’arte contemporanea. Un scommessa ardua, se teniamo conto che raggiunge un pubblico di nicchia. Face9 è arte contemporanea in rapporto all’ecologia. Lo fa al sud e lo fa da circa dieci anni in cui abbiamo ospitato artisti di calibro internazionale e performance d’eccezione” hanno dichiarato i direttori artistici Paolo Giosuè Genoese Paolo Albanese. E anche in questa nona edizione sono previste performance uniche nel loro genere. Opere che non vanno sempre raccontate, come dichiara Dario Agrimi, uno degli artisti più attesi in riva allo stretto. “L’opera va vista, non va raccontata. Infatti quanto c’è da invitare ad una mostra io dico sempre di non andare a visitarla, in una sorta di psicologia inversa”. La sua “gradi di vergogna”, non fa eccezione, va vista e non può essere raccontata. L’unica cosa che racconta Dario Agrimi è che “c’è molto di cui vergognarsi, per il modo in cui siamo schiavi della tecnologia, perché la facilità di accesso all’informazione ci ha tolto la curiosità e di fatto siamo più ignoranti di prima. Si guarda sempre avanti pensando che si possa migliorare, in realtà si peggiora”.

Lo spunto offerto da questo Face Festival è quella di guardarsi dentro e ritrovarsi. Gli spettatori lo hanno visto in gran parte delle opere, tra cui la performance Find Me, sviluppato da professionisti nel mondo del fashion styling (Tiziana Carbone), della fotografia (Domenico Lofaro) e della post-produzione (Davide Laganà). La scelta dei capi (realizzati da Mariangela Lauricella), del make-up (Maria Milano) e degli hairstyle (Gianni Scopelliti), ha concretizzato la visione della figura protagonista (Elena Cama). Il progetto presentato durante la prima serata che nasce da un’idea: ricreare una situazione effimera, che vive esclusivamente nel proprio inconscio. In una costante ricerca di se stessi.

E questa sera FACE ARTE continua con mostre e performance, tra cui quella di Igor Borozan, prevista alle 20:30. Il maestro con la sua “Water Memory” “propone uno spettacolo unico, ricco di suggestioni che mescolano il suono al colore attraverso il suo straordinario modus operandi”. Nel 2016 Borozan ha allestito presso il Museo di El Greco a Toledo una delle camicie più grandi d’Europa. Camicie intrise di colore, sgualcite e sdrucite da un lato, candide ed eteree dall’altro, che rappresentano il cammino dell’artista, ora tortuoso, ora ricco di emozioni. L’acqua sarà il comune denominatore della sua performance, che promette grandi emozioni.

Tra le installazioni previste in questa seconda giornata, ricordiamo quella della reggina Angela Pellicanò, che chiude quest’anno la sua trilogia sconnessa pensata per il Face Festival. Tre opere tenute insieme da un desiderio comune: “che l’arte possa offrire una visione critica senza perdere la dimensione fantastica”. In questa terza opera lo spettatore vedrà Onde che raccontano un luogo, attraverso la materia, il colore e la luce, in un dialogo intimo e commovente.

FACE 9 È MUSICA – Spazio anche alla musica al Face Festival con artisti locali e internazionali. Ad aprire questa nona edizione i Blair Crimmins and the Hookers, band eclettica che ha diffuso le note dello stile classico classico New Orleans Jazz all’interno del Parco Ecolandia. Presentati dal reggino Augusto Favaloro, al termine della loro performance, la band di Atlanta ha lasciato il palco, portando tra il pubblico voce e strumenti, in un’atmosfera coinvolgente ed entusiasmante. Dopo di loro a salire sul palco è stata la musica non convenzionale di Yosonu“Musica non convenzionale non per il risultato, ma per la modalità con cui costruisco i miei brani perché utilizzo gli oggetti, la voce, il corpo e una piccola batteria elettronica per produrre i suoni” ha dichiarato Giuseppe Costa, ideatore del progetto. Una performance inedita, quella che ha realizzato in esclusiva per il Face Festival. Barattoli, pezzi di tubo, patch di legno e oggetti di uso quotidiano, sono stati consegnati a seconda vita per realizzare un concerto di musica elettronica contemporanea.

Grande attesa questa sera alle 21:30 per il concerto di Antonino Sorgentone, cantante, pianista, considerato tra i migliori nel suo genere in Italia. Vincitore di Italia’s Got Talent, con oltre 600 concerti in Italia e Europa, nel suo repertorio propone un mix di: 50’s R’n’R, boogie woogie, brani originali e classici swing italiani di grandi del passato come Renato Carosone o Fred Buscaglione.

FACE9 È FORMAZIONE Sempre oggi inizierà il workshop pratico tenuto da Graziano Panfili, fotografo di scena sui set di film, artista affermato e vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali. Per due giorni i partecipanti saranno guidati da Panfili nel mondo della luce e delle tecniche di illuminazione e apprenderanno il linguaggio, l’atmosfera, le tecniche di illuminazione cinematografiche applicandole dal vivo su due set fotografici con modella. “Set in divenire in cui si dipanano storie, si compongono atmosfere e avvengono incontri nella prevedibile prosa della realtà cui appartengono.

FACE9 È CINEMA – Evento storicizzato della Regione Calabria, patrocinato dalla Regione Calabria, Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria, il Face Festival è parte integrante dei Festival in Rete con il Pentedattilo Film Festival, Miti Contemporanei, Eco Jazz e Peperoncino Festival.  E grazie alla collaborazione con il Pentedattilo Film Festival, la sera del 19 verranno proiettati i cortometraggi vincitori dell’edizione 2018, per le categorie Territorio in Movimento, Animazione, Thriller, Music Video e Premio della Critica.