Regionali Calabria, de Magistris: ‘Reggio piegata dai rifiuti. In Regione un Piano sull’impiantistica’

Per il candidato alla presidenza, con una risposta tecnologicamente avanzata e adeguata al terzo millennio, in 5 anni si arriva alla svolta

“A Reggio ho visto tanta vivacità, soprattutto nelle realtà associative, anche imprenditoriali ed agricole. Ho visto una città con una voglia di riscatto piegata però soprattutto dal tema dei rifiuti”.

Luigi de Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria, ha da tempo iniziato la sua campagna elettorale visitando i territori della Calabria. Rispetto alla nostra città – intervenendo in diretta a Live Break – ha sottolineato la disastrosa questione dei rifiuti, dicendosi colpito però più dalla rassegnazione della gente che da altro. Al sindaco di Napoli, è venuta in mente la situazione della città partenopea al tempo della sua prima campagna elettorale, poi vinta, risalente a dieci anni fa:

“Qui c’è una evidente responsabilità politica. La responsabilità non è certo del cittadino se per mesi e mesi per anni non si riesce a risolvere in maniera convincente questo tema. E se non si risolve è difficile anche programmare un riscatto culturale e turistico”.

De Magistris offre quindi la sua ricetta per superare l’emergenza:

“Innanzitutto non può essere sempre la stessa risposta da vent’anni a questa parte, con l’apertura di nuove discariche. Ci vuole un Piano dei rifiuti importante, che metteremo il campo, sull’impiantistica che deve funzionare meglio e che abbia dei tempi precisi. In attesa di quello si deve modulare ciò che si riesce a gestire a livello regionale e ciò che si porta fuori regione che poi dovrà terminare appena gli impianti entreranno in funzione, così si agisce anche sulle tariffe. Ovviamente, la differenziata che è fondamentale e poi, il segreto a Napoli è stato pubblicizzare l’azienda che ha consentito di motivare i lavoratori, assumere, ed evitare meccanismi che non andavano nella corretta gestione sotto il profilo della trasparenza. In Calabria non si può generalizzare perchè in ogni zona c’è un sistema di smaltimento diverso, ma noi sicuramente in Regione metteremo in campo, fermo restando la responsabilità dei comuni, quella programmazione sul ciclo integrato dei rifiuti in modo assolutamente alternativo, tecnologicamente avanzato, e con risposte adeguate al terzo millennio e soprattutto con rispetto della natura e dell’ambiente. Quindi io credo che complessivamente in 5 anni la Calabria, da un punto di vista soprattutto degli impianti, può raggiungere una svolta. Ma già per l’estate prossima sulla depurazione delle acque e sui rifiuti noi dovremmo dare risposte concrete”.