Regionali Calabria, la singolare comunicazione fotografica di Jole Santelli tra relax e impegno

Ritratta prima in vestaglia e piedi nudi, poi a lavoro sul portatile

Parte in maniera del tutto singolare la campagna elettorale di Jole Santelli. La candidata del centrodestra alla poltrona di Presidente della Regione Calabria, dopo essersi distinta con la “cordiale telefonata” all’avversario politico Pippo Callipo, riempiendo di sensibilità tutta femminile, l’avvio della competizione regionale, ha scelto di unire immagini particolari ai contenuti dei suoi post.

Così nella mattinata di oggi, la coordinatrice regionale degli azzurri, si è fatta fotografare seduta in poltrona con un quotidiano in una mano e una tazza di cappuccino nell’altro: “Buongiorno Calabria!

Cappuccino, lettura dei quotidiani e poi carica per un’intensa giornata di incontri”, recitava il post con l’hashtag #calabriaprotagonista.

Qualcuno ha storto il naso, perché la Santelli indossava una vestaglia (lo ha precisato in risposta ad un commento “amico”) di color lilla, ma non indossava scarpe, facendosi ritrarre a piedi nudi. Tuttavia, nessun commento scomposto sulla sua pagina (ovviamente debitamente moderata) per una foto che in altri casi è stata definita scandalosa, e in altri naturistica. Insomma, o la Santelli è una seguace della tendenza del barefoot (letteralmente a piedi nudi), portata alla ribalta da molte celebrities, o convinta degli effetti benefici del camminare a piedi nudi … è comunque pronta ad indossare scarpe nuove, magari quelle di presidente…ssa.   

Poi, qualche ora dopo, vestita di tutto punto, si fa fotografare davanti ad un pc portatile e con gli inseparabili quotidiani cartacei, che gli avranno suggerito il nuovo post, più serio, ma anch’esso particolare, se si pensa che non fa il nome di colui che ha pronunciato la frase che la stessa Santelli commenta per delimitare i confini tra politica e magistratura: “Qualche giorno addietro un noto magistrato ha detto “abbiamo liberato gli spazi calabresi, occupateli!”. La magistratura – ha scritto – svolge il suo compito, tocca alla politica liberare altri spazi, quelli occupati dal potere, dall’arroganza, dal sopruso. Tocca alla politica fare largo ai tanti calabresi in gamba, alle persone serie e laboriose, a chi ha voglia di impegnarsi, di vivere con dignità. A chi vuole costruirsi un futuro in Calabria. Dobbiamo lavorare perché la nostra Calabria divenga una terra di diritti affermati. Se lo fa una sola persona è un atto di coraggio e forse di follia, se invece diventa l’obiettivo di una comunità è la conquista della normalità”.