Regionali Calabria, Tansi: 'Quelli che non sono andati a votare meritano la terra che criticano'

"Non ce l'ho fatta, ci siamo fermati ad un soffio". Le dichiarazioni di Carlo Tansi

“Grazie ai 60.000 Calabresi che mi hanno dato la loro fiducia e che credono in un progetto credibile di cambiamento”.

È questo il commento di Carlo Tansi, candidato con lista civica alla Presidenza della Regione Calabria. Aveva deciso di farsi avanti per portare il cambiamento in una regione dove la ‘cattiva’ politica ha fatto da padrona, ma gli elettori non hanno creduto nel suo progetto o almeno non abbastanza.

“Non ce l’ho fatta a diventare presidente e non abbiamo superato la liberticida soglia di sbarramento dell’8% per avere consiglieri in consiglio regionale. Ci siamo fermati a un soffio: al 7.22%. La soglia dell’8% – tutta calabrese – è una offesa alla democrazia, un limite invalicabile dai movimenti civici non legati ai partiti che la casta calabra ha messo per non far mettere a nessuno il naso nei loro “affari”.

Se fossi diventato consigliere avrei rappresentato una dolorosissima spina nel fianco del “partito unico della torta” che da 40 anni spartisce fette a destra, sinistra e centro, e che continuerà a fare altrettanto per i prossimi 5 anni. Avrei messo il naso nei loro affari e avrei denunciato tutto alle procure”.

Lo aveva affermato anche ai microfoni di CityNow durante la notte delle elezioni. Dai primi exit poll emergeva un tasso di preferenze leggermente più alto che avrebbe permetto a Tansi di entrare in consiglio.

“Mi dispiace però per la maggior parte dei calabresi che non sono andati a votare. Evidentemente meritano la Terra che tanto criticano e che, per questo, non cambierà mai”.

Tansi, con rammarico, conclude:

“Evidentemente meritano il baciamano”.