Verso le Regionali, Tansi sempre più propenso all’alleanza: ‘Io e De Magistris come Coppi e Bartali” - VIDEO

Il numero uno di Tesoro Calabria auspica la collaborazione con la base dei 5 stelle e con i delusi del Pd

Carlo Tansi ci spera nel tandem con Luigi De Magistris per scardinare il vecchio sistema dei partiti. Lo si capisce dalle parole che usa, dai concetti che cerca di veicolare, e dalle previsioni, forse ottimistiche, sul risultato finale in caso di un’alleanza civica con il sindaco di Napoli.

Il già candidato alla presidenza della Regione d’altra parte sente di avere tra le mani una macchina rodata che non si è scomposta neanche di fronte a quello che lo stesso Tansi definisce uno “sgarbo” da parte del presidente facente funzioni Nino Spirlì che, invece di rimandare le elezioni, precedentemente fissate per il 14 febbraio, le ha annullate indicando l’11 di aprile. Un particolare di non da poco, visto che le nove mila firme raccolte per la presentazione delle liste bisognerà raccoglierle di nuovo.

In ogni caso per Tansi – intervenuto alla diretta facebook di CityNow – sarebbe più logico un nuovo election day, che accorpi più tipi di elezione, magari a maggio.

Con Draghi Recovery fund al sicuro

Lo sguardo di Tansi non si ferma ai confini calabresi. La crisi di governo, esplosa proprio alla vigilia del rush finale per la definizione dei programmi del Recovery plan, diventa centrale anche per la Calabria che, da quei fondi, vuole trarre il massimo profitto in termini di sviluppo.

“Per fortuna in Italia c’è un presidente della Repubblica che rappresenta lo spirito degli italiani che vanno cercando sicurezza e chiarezza, e Mattarella dà queste certezze. In questo momento c’è bisogno di remare tutti insieme e il presidente Draghi rappresenta una garanzia assoluta italiana. Mi diverto a guardare i mercati, e Piazza Affari questa mattina è esplosa, perché i mercati vedono in Mario Draghi una persona affidabile, la persona che potrebbe consentire un oculato utilizzo dei fondi del Recovery Fund che sono fondi molto più importanti anche rispetto al Piano Marshall dell’immediato dopoguerra. Abbiamo la possibilità, soprattutto per il mezzogiorno d’Italia e quindi per la Calabria in particolare, di riscrivere la storia della nostra regione”.

Ma i fondi, qualora arrivassero, da soli non bastano. Serve un elemento di rottura, che Tansi intravede proprio nella sempre più probabile alleanza civica con Luigi De Magistris:

“Alla Calabria serve un esecutivo regionale che non sia quello dei soliti Irto, Guccione o Oliverio, tanto per parlare di sinistra; ma poi a destra non si scherza neanche con i soliti Cannizzaro, Tallini o Abramo. Insomma per poter risolvere i problemi della Calabria, c’è bisogno di mettere le persone capaci, competenti, fuori dal mondo della politica, nei posti giusti. Lo dico con cognizione di causa, per esperienza vissuta, e quindi è chiaro che per poter fare questo c’è bisogno di un accordo che va al di là delle logiche dei partiti che hanno veramente dimostrato tutti i loro limiti. da destra a sinistra”.

Da qui il primo appello agli elettori:

“Cari calabresi, noi abbiamo la possibilità in Calabria di avere nei prossimi cinque anni una pioggia di miliardi di euro che se arrivano nelle mani sbagliate, di chi ha distrutto la Calabria negli ultimi 25-30 anni, partiti da destra a sinistra, saranno soldi persi, anzi andranno ad arricchire ancora di più i beni della Ndrangheta. Se invece questi fondi arriveranno nelle mani giuste veramente possiamo riscrivere la storia della Calabria”.

De Magistris uomo libero

Di incontri tra Tansi e De Magistris ce ne sono stati già almeno un paio, ufficiali. L’ex direttore della Protezione civile però non annovera tra questi l’incontro dello scorso fine settimana a Siderno, classificandolo come “fortuito”, mostrando di dare molto più peso al faccia a faccia di sette giorni fa:

“Io ho già incontrato De Magistris, all’inizio con molta diffidenza. Sette giorni fa non parlavo come sto parlando ora. Ho avuto modo di conoscerlo e lui mi ha detto una cosa che gli fa onore, e cioè che è uscito completamente dalla magistratura. Lui quando finirà di fare il sindaco a differenza di Emiliano o di Ingroia non tornerà nella magistratura che gli darà ancora lo stipendio. Quindi ora fa politica da uomo libero. Abbiamo parlato per un bel po’ di tempo e ci siamo chiariti su una serie di questioni. Io temevo che venisse qua per fare casino a livello nazionale, per avere qualche incarico di governo. Ma non è così. Lui infatti crede nel cambiamento della Calabria. Quindi c’è una forte affinità elettiva che ci lega e quindi c’è l’intenzione di correre insieme. Stiamo valutando”.

Il sondaggio per tastare il polso ai sostenitori

Tansi non fa mistero di aver pensato per il bene della Calabria di fare un passo indietro nella candidatura alla presidenza in favore di De Magistris. Così qualche giorno addietro ha provato a capire gli umori dei suoi sostenitori (e non) attraverso un sondaggio facebook. La risposta è stata quasi categorica, con i potenziali elettori a chiedere a Tansi di rimanere il candidato alla presidenza. Ma per l’ex numero uno della ProCiv calabrese le cose stanno in maniera diversa:

“Il sondaggio era rivolto anche all’esterno, e chiunque poteva – anche un non sostenitore, anche persone che non hanno messo mi piace alla pagina – intervenire. Alla fine, gran parte di quei no al passo indietro di Carlo Tansi venivano da personaggi vicini ai consiglieri regionali. Una percentuale significativa di quel no proveniva – nomi e cognomi poi sono individuabili facilmente – dal mondo della casta. Anche per questo io sono convinto che è giusto che Tansi e De Magistris si mettano insieme. Avremmo già un 25% di sicuro insieme, quindi anziché prendere da soli al massimo 4 o 5 consiglieri regionali, ne prenderemmo uniti, essendo la seconda coalizione, almeno 8 o 9. Non dimentichiamo poi che a quel 25% si può aggiungere la base del M5s, intorno all’8-10% che si sommerebbe a Tansi -De Magistris, rendendoci rappresentativi di una buona fetta di elettorato. Aggregando poi i delusi del Pd ce la potremmo giocare con il centrodestra”.

Rispetto quindi ad un eventuale appoggio del Movimento 5 stelle, Tansi esprime un caldo invito alla collaborazione, non nascondendo di aver votato per i pentastellati alle ultime elezioni politiche.

“Pur essendo tendenzialmente progressista non potevo continuare a votare il vecchio del Pd. Ma i 5stelle hanno purtroppo dimostrato di essere un movimento di protesta senza proposta e senza fatti concreti. Ma io credo che buona parte della base ci possa essere un risveglio. Ma non solo. Lo penso anche per l’elettorato moderato di centrodestra. Noi terremo fuori i partiti, perché vogliamo una rivoluzione civica della Calabria”.

La risposta di De Magistris

La base che sostiene Carlo Tansi, e quindi il movimento Tesoro Calabria, qualche giorno fa con una nota ufficiale ha ribadito la centralità di Tansi nel progetto per le regionali, dando anche una sorta di ultimatum a De Magistris che entro il 2 febbraio – era la richiesta – si sarebbe dovuto esprimere sull’ipotetica alleanza. Risposta che ovviamente non è arrivata. E forse a Tansi non serve:

“In realtà la risposta di De Magistris c’è stata nell’incontro di lunedì scorso. Ci siamo incontrati, quindi è molto più intimo ed esaustivo l’incontro diretto piuttosto che una risposta formale”.

“Ho contattato personalmente, uno per uno, i 72 candidati delle mie liste, per chiedere un parere circa la eventuale possibilità di fare un passo indietro. È chiaro che con i candidati, quando si sono pronunciati, c’è stata una risposta affettiva. Ma tra me e De Magistris è come tra Bartali e Coppi con il passaggio della borraccia. E’ insomma necessario per la Calabria valutare insieme sulla possibilità che l’uno o l’altro possa fare magari che ne so uno il presidente della giunta, l’altro il presidente del Consiglio. Lavoriamo nella stessa direzione e ovviamente stiamo valutando seriamente riguardo questo passo indietro per l’amore che abbiamo per la Calabria, per il senso di responsabilità e, soprattutto, per un fatto semplice perché abbiamo fatto imbestialire Il Partito Unico della torta. Questo fatto che Tansi e De Magistris si mettono insieme significa mettere in crisi tutte che tutte quelle forze, e già questo è un motivo molto valido”.

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