Regione Calabria, Billari (Dp) chiede la stabilizzazione dei precari: ‘Costi quel che costi’

Il consigliere regionale rimprovera al presidente Spirlì le troppe comparsate in tv: ‘Non risolvono la situazione’

La stabilizzazione del mondo del precariato dovrà essere il primo impegno che la futura amministrazione del centrosinistra dovrà assolvere, insieme alla normalizzazione del sistema sanitario calabrese, “costi quel che costi”.

Lo chiede e lo auspica il consigliere regionale di Democratici e progressisti, Antonio Billari, che rimprovera al Presidente facente funzioni Nino Spirlì le continue apparizione televisive

“come se la gravissima situazione sanitaria economica e sociale che – aggiunge Billari -sta aggredendo la parte meno protetta della società calabrese, potesse essere risolta solo apparendo dentro un grande palcoscenico mediatico”.

In particolare il consigliere regionale si riferisce alla situazione che starebbe diventando drammatica per i lavoratori che pur garantendo il funzionamento del sistema amministrativo e burocratico dei vari enti, rimangono degli invisibili e senza stipendio certo.

“Questa categoria di lavoratori, forse perché ritenuti poco attrattivi dal punto di vista elettorale, come quelli della ex legge 15, (persone che da anni si trascinano in un perenne precariato che è la negazione stessa alla piena autodeterminazione), è gente che rischia di arrivare alla pensione trovandosi sempre nell’incertezza di avere la sicurezza della retribuzione, diritto fondamentale di ogni lavoratore”.

Per questo Billari chiede al presidente Spirlì ed agli assessorati competenti, che

“garantiscono, con atti certi, la variazione di bilancio che serve per pagare gli stipendi di novembre e dicembre 2020”.