Regione Calabria, maggioranza salva: passa la riforma dei Consorzi di Bonifica

Consiglio regionale delicato, Occhiuto ritira la richiesta di fiducia: 'Non ho bisogno di mostrare i muscoli. Maggioranza sempre leale'

Consiglio Regionale, è passata la riforma dei Consorzi di Bonifica, primo punto all’ordine del giorno di una seduta particolarmente delicata. Il presidente Occhiuto era stato chiaro alla vigilia e anche oggi, se la ”Disciplina in materia di ordinamento dei consorzi di bonifica e di tutela e bonifica del territorio rurale” non avesse ottenuto i 21 voti della maggioranza, si sarebbe dimesso.

“Spiego le ragioni che mi hanno indotto a porre la questione di fiducia. Quella dei Consorzi è una vicenda che da mesi seguo con attenzione, attraverso confronti e interlocuzioni con associazioni di categoria. Per troppi anni questo tema non è stato affrontato, ha portato al collasso del sistema.

Le riforme non hanno un colore politico ma nascono da un atto di coraggio da parte di chi governa. Nella mia memoria non ho ricordi di riforme perfette, nascono per cambiare qualcosa che non funziona”.

Il presidente della Regione, dopo aver elencato le varie vertenze relative ai Consorzi di Bonifica ha parlato di impegni “per circa 40 milioni di euro, c’è anche un mutuo del 2006 dove la Regione Calabria garantiva. I consorzi non hanno mai pagato e ora le banche ci chiedono pagamenti. Rischiamo di far affondare la Regione, e con loro i Consorzi”, ha evidenziato Occhiuto senza mezzi termini.

“Oggi vogliamo riequilibrare un sistema che non è equilibrato e danneggia l’agricoltura calabrese. Il consorzio unico nasce con questa volontà, la reputazione di eccellenza dei nostri agricoltori deve fare i conti con i deficit del sistema dei consorzi. La fiducia non è atto di arroganza, mi sembra di aver sempre rispettato i consiglieri di opposizione.

Oggi vogliamo far parlare della Calabria come non si parlava fino a pochi anni fa. Se si fanno tante cose si può anche sbagliare, ma preferisco fare cosi che non fare nulla, la nostra vuole essere un’azione riformatrice. È un atto più importante di quello che si può ritenere, lo ritengo un giorno importante.

Ho bisogno che questa legge venga approvata con 21 voti, anche se ho dei pareri per cui questa legge potrebbe essere approvata con meno voti, perché non mi sottopongo a possibili ricorsi. Chiedo alla mia maggioranza -ha concluso Occhiuto- di esprimersi compattamente e a quelli delle opposizioni che volessero farlo di liberarsi da tare ideologiche che a volte guardano il dito senza accorgersi che dietro il dito c’è la luna”.

Numerosi gli interventi in aula, tutti orientati su due prese di posizione. Maggioranza compatta, ad assicurare che i 21 voti ci saranno senza se e senza ma, opposizione critica, con il consigliere Lo Schiavo che parla di volontà di ‘mostrare i muscoli’ di Occhiuto.

Attraverso le parole di alcuni capigruppo di maggioranza, parte la richiesta al presidente Occhiuto di ritirare la richiesta di fiducia.

“La questione per me è di sostanza, mi interessa ci sia maggioranza qualificata. Io non ho alcuna intenzione di mostrare i muscoli, per rispondere al consigliere Lo Schiavo, a maggior ragione se ho una maggioranza che è sempre stata leale. Non ho difficoltà a ritirare la questione di fiducia.

All’opposizione dico che c’è una parte che interpreta in modo ideologico i problemi della Calabria. Gli interventi, ad esempio, dei consiglieri Laghi e Lo Schiavo, hanno lasciato un segno e avevano argomentazioni interessanti. Lo stesso non lo posso dire del consigliere Bevacqua, interessato a difendere un modus operandi del passato che questo governo regionale vuole assolutamente rompere, facendo cose mai fatte in 50 anni. Per questo chiedo all’opposizione un gesto nobile e votare favorevolmente”, le parole di Occhiuto.

Dopo l’approvazione degli emendamenti, la riforma dei Consorzi di Bonifica è stata approvata con 23 voti favorevoli (la maggioranza compatta più i consiglieri di opposizione Laghi e Afflitto) e 8 voti contrari.