Da Reggio a Genova: la 22a edizione del Premio Internazionale 'Marco & Alberto Ippolito'

Quest’anno il filo conduttore del premio è stato lo sport

Si è conclusa l’edizione del 2024 del Premio InternazionaleMarco & Alberto Ippolito” – Poesie – Racconti – “Katya Pangallo-Regalaci un sorriso”- Fotografie – Ricerca sociologica. Il Premio è partito da Reggio Calabria, dove lo scorso 2 maggio u.s. è stato presentato ufficialmente presso la sala “F. Monteleone” del Consiglio Regionale della Calabria, ed è sbarcato a Genova Capitale Europea dello Sport, dal 15 al 18 maggio per le giornate conclusive

Il Premio, a cui partecipano in un rapporto sinergico scuole, università e istituzioni italiane ed europee, nasce dal desiderio di fondare una agorà in cui i giovani di diverse nazioni possano confrontarsi e dibattere tematiche inerenti alla loro condizione esistenziale, alla situazione politico-sociale del villaggio globale, cioè del mondo che sta costantemente dinanzi ai nostri occhi, per formare nei giovani una coscienza europea e un modo diverso di vedere e di  affrontare  le vicende umane, oltre ogni egoismo o interesse personale o nazionale.

A tal fine, seguendo un iter graduale, i giovani  ogni anno scolastico realizzano un percorso didattico-sociologico riguardante la loro condizione adolescenziale ed il loro rapporto con la famiglia, con la scuola  e con la società. Ogni tematica è intesa nel suo più ampio significato, come coagulante, o meglio come “valore da coltivare”, indispensabile per una corretta convivenza civica, per affermare i principi ed i valori della democrazia, della solidarietà e dell’amicizia.

Il premio per la sua incisiva valenza educativa e formativa, ogni anno viene inserito nella programmazione delle singole scuole che lavorano per tutto il periodo in rete con il supporto delle varie agenzie territoriali, adottando una stessa metodologia ed un uguale sistema di valutazione.

Si realizza così una scuola europea ricca di quell’humus culturale ed umano necessario a superare i preconcetti e i pregiudizi che le differenti confessioni e tradizioni dei vari popoli possono generare a detrimento di una convivenza pienamente democratica ed attiva che  il dettato europeo si propone. Per dare più incisività, ogni edizione del Premio propone ai giovani, quasi privi di riferimenti positivi nel mare magnum di deprivazione di principi morali ed etici, esempi di professionalità nel vari campi dell’arte, della cultura, dell’economia, della scienza e dello sport, che si siano distinti per l’eccellenza nei loro ambiti, e ancor più per la onesta perseveranza nel seguire la loro passione, senza trascurare l’afflato umano che rende ogni persona Unica.

Il Premio “Marco & Alberto Ippolito”, nasce a Reggio Calabria nel 2002 per ricordare la figura e l’opera di due giovani fratelli appassionati di poesia e delle arti, Marco e Alberto appunto, scomparsi prematuramente a poca distanza uno dall’altro, a cui si è aggiunta in seguito la sezione “Katya Pangallo – Regalaci un sorriso” in omaggio ad un’altra giovane amante della cultura, anch’essa scomparsa in giovane età.

Promotori e animatori di questa straordinaria iniziativa, la Presidente del Premio prof.ssa Natina Cristiano Ippolito e il coordinatore prof. Leonardo Pangallo i quali, affiancati dai componenti delle giurie delle varie sezioni e supportati dalla Finsm (Federazione nazionale insegnati) sezione di Reggio Calabria, da 22 anni portano in giro per l’Italia e l’Europa un messaggio di solidarietà e fratellanza fra i popoli attraverso la cultura nella sue varie forme.

Come detto, quest’anno il filo conduttore del Premio è stato lo sport: è dimostrato che l’impegno sportivo sviluppa anche  processi cognitivi, emotivi e relazionali, facilmente trasferibili in ogni contesto sociale. Quindi, si è voluto realizzare un progetto didattico – pedagogico con l’indispensabile interazione fra sport, scuola e famiglia.

Per questa edizione del 2024, il Premio è stato organizzato dalla Finsm-sezione di Reggio Calabria, con il supporto dell’Università di Genova, grazie al prezioso contributo della prof.ssa Daniela Preda del Dipartimento di scienze politiche e internazionali, del comune di Genova, del Collegium national Mircea Cell Baran di Costanza (Romania) e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Calabria, dell’Ilsrec, del Coni e di ASI.

si suddivide in dieci sezioni: poesia, racconti  brevi, fotografia, Ricerca  sociologica, realizzazione di un DVD, Il territorio tra riti e tradizioni, Premio “Katya Pangallo:-Regalaci un sorriso”, Conferimento del titolo di “Personalità Eccellente”, Premio “Amicizia”, Proclamazione “Cittadino Europeo”.

Hanno partecipato le seguenti scuole: Agrupamento de escolas “Augusto Cabrita” – Barreiro (Portogallo), Alviksslolan – Stoccolma (Svezia), Centrum Edukacji – Zabrze  (Polonia), Colegiul National “Mircea cel Batran”- Constanta (Romania), Euroteam Czech Republic – Karviná  (Rep. Ceca), “Maria – Waechetler” Gymnasium –  Essen (Germania), IIS “Vaccarini” – Catania (Italia), ISS. “E.Montale – Nuovo IPC” – Genova (Italia), ITIS – Liceo Scientifico Tecnico “G. Vallauri”-  Velletri (Italia), Liceo “Vassil Levski” – Yambol (Bulgaria), Liceul Teoretic ” Mihail Kogalniceanu ” – Chisinau (Rep. di Moldavia).

Nella giornata conclusiva, presso la splendida e suggestiva location della Cappella dell’Albergo del Poveri di Genova, sono stati consegnati i Premi Internazionali “Marco & Alberto Ippolito” “Personalità Eccellente” 2024 a:

ANDREA CARTNEY – Sezione formazione

Professore all’Università La Sapienza, Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Art Spectacle (SARAS). Impegnato in attività culturale, scientifiche e di ricerca nel campo della storia, delle Identità e sulle relazioni Internazionali, in particolare con progetti di cooperazione con Ambasciate estere e la supervisione delle attività di ricerca dei paesi europei e africani nel campo della sicurezza internazionale del Mediterraneo. Alcuni incarichi ricoperti: membro del Consiglio Scientifico Interuniversitario Italo-American Network H2CU (“College Italia”, New York City), Delegato Accademico Sapienza in: “International Association of Universities (IAU)”; “Task Force Alumni CIVIS” (Università Civica Europea) in collaborazione con Sapienza “Alumni” e la Fondazione “Roma Sapienza”, Direttore del CEMAS (Centro Interdipartimentale di Ricerca e Cooperazione con il Mediterraneo, Eurasia, Africa Sub-Sahariana).

LUIGI BONAVINA – Sezione scienze

Laurea in Medicina e Chirurgia,  specializzazione in Chirurgia Generale e in Chirurgia Toracica. Responsabile dell’Unità di Chirurgia Generale Universitaria e Centro Esofago presso il Policlinico San Donato di Milano, Professore Ordinario di Chirurgia all’Università degli Studi di Milano, ed è stato il primo al mondo ad aver sperimentato un dispositivo antireflusso ed è classificato tra i 7 migliori chirurghi al mondo. E’ membro di numerose società scientifiche tra cui: dell’American College of Surgeons, della European Surgical Association, della Society for Surgery of the Alimentary Tract, della International Society for Diseases of the Esophagus e della Académie Nationale de Chirurgie,  del consiglio direttivo della World Society of Emergency Surgery. Il prof. Luigi Bonavina è fondatore dell’American Foregut Society ed autore di numerosi articoli scientifici e relazioni a congressi nazionali e internazionali.

PERNILLA CHRISTINA WIBERG – Sezione sport

Sciatrice, dirigente sportiva ed imprenditrice svedese è un esempio di valori e coesione nel campo dello sport. Nonostante i gravi infortuni che hanno condizionato la sua carriera ha vinto: due ori olimpici, quattro ori iridati, una Coppa del mondo generale e una di specialità ed è inoltre una dei pochi atleti ad avere vinto almeno una gara di Coppa del Mondo in ognuna delle specialità dello sci alpino. Ha anche ricoperto diversi incarichi federali tra i quali membro del CIO,  Presidente del Comitato Atleti della Federazione Internazionale di sci.  E’ impegnata nel movimento “Champions for Peace” che costuisce uno dei pilastri fondamentali dell’organizzazione internazionale “Peace and Sport”, che si adopera  per fare dello sport uno strumento di dialogo e di coesione sociale. Il suo impegno l’ha portata a registrare una canzone pop e un video musicale chiamato “Privilege” che ha avuto numerosi riconoscimenti internazionali.

Il “Premio  Internazionale  Amicizia” “Marco & Alberto Ippolito” al Movimento MABASTA

Il 7 febbraio 2016 gli alunni della classe 1aA dell’Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, sono venuti a conoscenza che a Pordenone una ragazza, vittima di atti di bullismo, ha tentato il suicidio. Sensibilizzati da questo evento,  gli studenti hanno  deciso di contrastare questo vile fenomeno,  realizzando un percorso educativo per sconfiggere il bullismo, il cyberbullismo ed il bodyshaming ed hanno dato seguito al   movimento “Mabasta”. Il progetto si snoda attraverso sei azioni formative in cui sono coinvolti gli studenti e gli adulti. Questi ragazzi, coordinati da Mirko Cazzato fondatore e team leader del Movimento, hanno incontrato oltre 80.000 studenti,  sono entrati nel mondo dello sport con il progetto “1000 a 0 – Sport Vince Bullismo Perde”. “Mabasta” ha ricevuto  premi e riconoscimenti internazionali. Il Presidente della Repubblica Italiana le ha conferito la  Medaglia di Alfiere della Repubblica.

Il “Premio  Internazionale  “Marco & Alberto Ippolito” – “Cittadino Europeo” a JEAN MARIE PALAYRET

Archivista e storico, è stato professore di Storia della costruzione europea presso l’Istituto di Studi Europei Avanzati di Strasburgo, presidente dell’associazione «Friends of the Historical Archives of the European Union”. Ha diretto l’Archivio Storico dell’European University Institute(EUI) e sotto la sua guida ha registrato un aumento significativo delle sue collezioni istituzionali e private, nonché della sua importanza per gli storici, rendendo la visita agli archivi dell’ EUI un must per qualsiasi ricerca sulla storia dell’integrazione europea. Determinante è stato il suo impegno per l’accordo tra la Commissione Europea e l’EUI affinché le istituzioni dell’UE consegnino all’EUI tutti i loro documenti realizzando un patrimonio di valore impareggiabile per la comprensione della genesi e dello sviluppo dell’integrazione europea. Numerose sono le sue pubblicazioni sui movimenti europeisti e sull’integrazione europea.

Documento finale

Nella società attuale – sia consentito rilevarlo a titolo di premessa – lo sport viene spesso proposto come strumento di affermazione individuale, di promozione di colui che è il più prestante di tutti, di un arricchimento economico difficilmente ottenibile con attività scientifiche o lavorative. Tutte prospettive amplificate e utilizzate dai media per alimentare un mercato estremamente ricco, in quanto capace di attirare attorno agli eventi sportivi grandi quantità di spettatori, con floride attività pubblicitarie di contorno.

Nelle relazioni scolastiche la tematica dello sport contiene al suo interno una ben più ricca occasione di opportunità didattico-pedagogiche, in riferimento non già ai potenziali campioni “super omnes”, bensì riguardanti tutte le giovani e tutti i giovani (in genere studenti) per promuoverne tanto la personalità che la sicurezza fisica e psicologica come anche la socialità. Le relazioni si segnalano per l’ampiezza delle rilevazioni effettuate presso giovani e docenti, in base a ricerche e questionari di notevole precisione e sistematicità.

In esse emerge in primo luogo come lo sport sia legato a sogni ed aspirazioni, nella fiducia di sostenere la salute, la forza e la consapevolezza di sé del giovane. La dedizione allo sport è caratterizzata pertanto da sfide continue, duro impegno e sacrifici, ma non soltanto in vista di eventuali successi nelle carrier agonistiche. Lo sport viene vissuto come opportunità di crescita personale ed autorealizzazione anche ai fini di qualunque altra futura attività. Al tempo stesso esso consente di prendere una pausa nella vita di tutti i giorni, di superare più facilmente le emozioni negative e i fallimenti, di accettare le sconfitte e di non soffermarsi sulle vittorie, di prepararsi alle sfide della vita, conciliandosi peraltro con l’esigenza di contrarre sincere amicizie e di operare con spirito di squadra e di gruppo. Grazie allo sport risulta più facile organizzare la vita quotidiana, ma anche dotarsi di una cultura dell’impegno produttivo e delle relazioni, nonché di un’attitudine all’inclusione. Si deve al tempo stesso rilevare che la concezione di sport non si limita alle competizioni agonistiche, ma contiene anche impegni individuali di sforzo fisico quali jogging, escursioni in montagna, corse in bicicletta, nuoto ed altro. E questo per riconoscere sempre alla prestanza fisica la dovuta importanza per la vita complessiva.  Come constatato in più di una relazione, grazie anche alla documentazione fornita dal White Paper della Commissione europea, lo sport consente di meglio fronteggiare le minacce sociali, quali doping, violenza e corruzione, agevolando la crescita personale, e, dal punto di vista della salute, fisica e mentale, di tenere lontani pericoli quali l’obesità e la depressione. Lo stesso dicasi per le tendenze al razzismo e all’esclusione dell’altro. Al tempo stesso la Commissione mette in guardia da uno sport praticato in modo da provocare infortuni, disturbi anche alimentari e stress.

E del pari merita di essere considerato quanto rilevato sul rapporto sport-scuola-famiglia, notevolmente rilevante anche ai fini delle prestazioni scolastiche.

Le relazioni effettuate si concludono con un appello anche all’Unione Europea affinché la pratica sportiva, per i fini indicati, venga sostenuta e diffusa con sistematicità e attenzione.