Restyling Piazza De Nava, Cagliostro difende il progetto: ‘Quella del no è una guerra fuori tempo’

Per la docente universitaria l’atteggiamento delle associazioni contrarie è ‘strumentale e arrogante’

Piazza De Nava torna a far parlare di sé. E quando siamo a cinque giorni dal termine perentorio (20 aprile) entro il quale le Amministrazioni coinvolte nella Conferenza dei servizi devono rendere le proprie determinazioni rispetto al progetto di Restauro e riqualificazione per l’integrazione tra il Museo Archeologico Nazionale ed il contesto urbano, la piazza si trasforma in Piazza della discordia.

Tra i “no” al progetto si ritrovano gli Amici del Museo, l’associazione imprese centro commerciale naturale Piazza De Nava con un gruppo di commercianti, e anche la Fondazione mediterranea. Poi ci sono i favorevoli, professionisti architetti e urbanisti tra cui figura Marisa Cagliostro presidente dell’Associazione Ulysses e presidente della Consulta comunale politiche sociali e del lavoro, che si è già ampiamente espressa sulla necessità di dare un nuovo volto alla piazza antistante il Marc.

Intanto gli Amici del Museo e la Fondazione Mediterranea proprio nelle ultime ore hanno inviato una missiva al Ministro Franceschini rimarcando la distanza tra restauro e demolizione.

“La situazione sta diventando surreale – ha detto la Cagliostro nel corso della diretta odierna di Live Break – C’è una piccola parte della città rappresentata da due associazioni i cui responsabili c’erano anche nel 2013 quando era stata fatta una lotta dura di tutte le associazioni contro un vecchio progetto che era veramente stravolgente e io c’ero. Ma ci sono anche oggi

‘Atteggiamento strumentale’

Piazza De Nava 1

La posizione della Cagliostro è nota e pubblica, tanto che in uno dei suoi ultimi post aveva commentato la vicenda con un lapidario “si sta scadendo nel ridicolo”. Ma oggi rincara la dose:

“Questo lo avevo scritto prima dell’invio della lettera. Ora dico che è si va sul criminale perché si cerca di criminalizzare, di togliere fiducia ad istituzioni che sono proprio istituzioni di tutela, riconosciuti come organi decentrati del Ministero della Cultura. La città che immagine sta dando di sè attraverso queste persone e questi gesti?”

Per la Cagliostro l’atteggiamento delle due associazioni è strumentale, anche perché entrambe, a suo dire, non hanno gli strumenti per giudicare un progetto che ha superato tante fasi ed è giunto a quella finale.

Dove erano queste associazioni prima? Di questo progetto se ne parla da anni. La città non può assolutamente ascoltare queste voci, ed affidarsi in questo momento ad un gesto arrogante che va contro gli interessi della città che cerca di recuperare 5 milioni di euro per riqualificare l’area. Nel 2013 ne abbiamo persi 10, ma il progetto era veramente inadeguato e questo fu riconosciuto anche dal Ministro Bray che lo ha ritirato”.

Nessuno stravolgimento

Piazza De Nava

La presidente della Consulta comunale rimarca che gli elementi storici, architettonici e artistici dell’area rimangono dove sono.

“Le condizioni del monumento con le due vasche vandalizzate certamente non sono una buona presentazione per i visitatori del Museo e per noi stessi cittadini. La frequentazione serale e notturna della piazza non è l’ideale. Penso che nessuna famigliola porta i propri figli a giocare in una piazza che è diventata chiusa in sè stessa

I particolari del progetto sono stati presentati in anteprima in un video proprio nel corso di Live Break con le nuove aree pedonali e i dissuasori mobili. Una piazza alleggerita che “scende” a livello del Museo e che mantiene il monumento di Giuseppe De Nava senza più recinzioni e dislivello dei marciapiedi.

“Sono stati fatti rilievi anche sulla vegetazione, ma l’Università di Agraria ha dato una mano e io penso che se non si è esperti di botanica non si può dare un parere. E comunque su questi particolari dal progetto definitivo all’esecutivo si può anche discutere. L’idea centrale è quella che la città ha bisogno di avere un momento di ingresso al centro storico, cruciale e importante come quello antistante il museo, che sia accessibile, gradevole e frequentabile da tutti e che sia un luogo di sosta che non abbia il problema dell’attraversamento delle auto. A mio avviso è il miglior progetto possibile. Se la panchina deve essere di pietra o di ferro battuto non è questo che può incidere su una importante modificazione, in meglio, della città che viene dal Ministero”.

Per uno spazio accogliente e moderno

Piazza De Nava Progetto Nuovo

“Mi meraviglia che persone che hanno magari viaggiato in tutto il mondo non sanno che le piazze e i luoghi più antichi vanno aggiornati e rinnovati, naturalmente con criterio.

Insomma, Cagliostro non si dà pace, e si domanda perché la nostra città, la cui conformazione è nata negli anni venti e trenta del ‘900, non debba ammodernarsi:

“Quello che caratterizza come tradizione e ricostruzione della città sono il Museo nazionale, il Palazzo di Camillo Autore che ha una scritta d’epoca che caratterizza la città come luogo d’arte e anche il Palazzo Liberty dell’ingegner Pietro De Nava, e il monumento. Queste cose rimangono e anzi vengono valorizzate. L’unica cosa rimodulata è lo spazio, e il modo di viverlo. Spazio che adesso è dequalificato e che sarà moderno accogliente e offrirà la possibilità di essere utilizzato per una serie di manifestazioni che col tempo che stiamo vivendo saranno più sicure e gradite che non al chiuso. Io posso rispettare le opinioni degli altri ma non quando queste opinioni vengono trasformate in documenti ufficiali e pubblici che danno l’idea di una città che fa la guerra sulle piccole cose e sulle cose positive che arrivano. Fare guerra su dei pilastrini che non hanno alcun valore mi sembra una cosa fuori dal tempo”.