Piazza De Nava, Castrizio incredulo: 'È infrequentabile. Non capisco le polemiche'

Il professore si dice pessimista sulla realizzazione: "Il Ministero è fatto di politici. Alla fine non si farà niente"

La strada per il restyling di piazza De Nava è lastricata di opinioni divergenti. La comunità reggina si trova spaccata tra pro e contro al progetto, ma la ragione dove sta? Il prof. Daniele Castrizio, studioso ed archeologo dal lungo curriculum vitae ha esposto il suo autorevole punto di vista ai microfoni di CityNow.

Il restyling di piazza De Nava

“Con il progetto di piazza De Nava – ha spiegato Castrizio – sta accadendo esattamente l’opposto di piazza Garibaldi. Per la seconda, i cittadini ed i commercianti non vedono l’ora di vedere l’avvio dei lavori, su cui ancora non ci sono delle novità precise. Per la piazza antistante il Museo Archeologico, invece, alcuni hanno parlato anche di malafede ed interesse personale nel progetto. Arrivati a questo punto sembra davvero non esserci una soluzione per venire fuori da questi intrighi”.

Il prof. dell’Università di Messina ha aggiunto:

“Il progetto di piazza De Nava ricuce uno strappo con il museo. Per questo motivo non capisco questo opporsi con così tanta pervicacia. La cosa che più mi sorprende è che a dire di non toccare la piazza sono persone perbene, intellettuali che hanno a cuore il bene di questa città. Quello esposto, però, è un pensiero, un gusto. Come possiamo non capire che questi lavori ci permetterebbero di avere di fronte al museo uno spazio per le manifestazioni pubbliche che potrà essere non importante, ma importantissimo? La città in questo modo si riprende il museo, evitando, invece, quella strada trafficata che adesso lo rende davvero un corpo estraneo”.

Castrizio sul restyling non ha dubbi:

“Questa operazione darebbe un volto nuovo alla città. Invece ci si è fermati alla sbarra di ferro o alle colonnine. Quindi ci stiamo facendo bloccare da un tubo di acciaio? Grazie al Presidente del Touring Club che mi ha suggerito l’idea, ho anche riflettuto su come, finalmente, cambierebbe anche l’approccio dei visitatori in città. I turisti, infatti, potrebbero finalmente giungere nei pressi del museo ed evitare la “transumanza” da piazza Indipendenza”.

Castrizio: “Un progetto con uno scopo”

Piazza De Nava Progetto Nuovo

Ed a chi pensa che si voglia semplicemente sostituire il vecchio con il nuovo, il professore replica:

“Il progetto ha un fine vero, non è un cambiamo tanto per cambiare. Non capisco perché siamo arrivati a questo punto. Siamo di fronte ad una piazza che non ha valore storico, niente di artisticamente rilevante. Come buoni padri di famiglia dobbiamo mettere sulla bilancia da una parte ciò che potremo guadagnare, che è sicuramente di più, e dall’altra ciò che perderemo. Il progetto originario era un bellissimo di specchi tra il palazzo dell’ente edilizio ed il museo che hanno lo stesso tipo di architettura. Lo abbiamo perso a causa di questa piazza che presenta innumerevoli barriere architettoniche. Non siamo riusciti neanche a far valere questo importante concetto delle barriere, quindi far fruire la piazza anche alle persone disabili. Perché tanto accanimento?

Infine, sulla realizzazione del progetto, il professore non è affatto confortante:

“Io sono pessimista. Il Ministero è fatto di politici, quindi credo che pur di non scontentare nessuno, alla fine non si farà niente. A guardare da fuori sembra che tutti siano contrari, in realtà si tratta solo di una piccola minoranza, al contrario di una maggioranza silenziosa presente in città. La piazza è infrequentabile. Io vedo un progetto culturale organico e dall’altra parte un rifiuto della possibilità di innovare e migliorare la città”.