‘Riapri Calabria’ e risorse a fondo perduto, ecco tutto quello che c’è da sapere

In attesa della pubblicazione del Bando, l’avviso della Regione chiarisce le procedure che dovranno seguire i beneficiari

Sostenere le microimprese operanti sul territorio regionale che hanno subito gli effetti dell’emergenza COVID19, a seguito della sospensione dell’attività economica ai sensi dei D.P.C.M. 11 Marzo 2020 e 22 Marzo 2020, attraverso un sostegno alla liquidità.

È questo l’obiettivo di “Riapri Calabria”, che ha messo sul piatto una dotazione finanziaria di 40 milioni di euro per dare ossigeno al tessuto economico produttivo della nostra regione. E sulla misura – facente parte del progetto più complessivo “Riparti Calabria” – sono previsti interventi per ulteriori 80 milioni di euro, equivalenti alla erogazione di circa 300.000 voucher occupazionali sull’intero territorio regionale.

Una misura, quella del Riapri Calabria, finalizzata all’implementazione dell’Azione 3.2.1 “Interventi di sostegno ad aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive, finalizzati alla mitigazione degli effetti delle transizioni industriali sugli individui e sulle imprese” dell’Asse III – Competitività dei sistemi produttivi del POR Calabria FESR-FSE 2014-2020.

“Un inno alla rinascita, un invito a ricominciare imparando a convivere con il virus” l’ha definito il presidente Jole Santelli che ha aggiunto: “I 120milioni a fondo perduto sono solo la prima di una serie di misure che emaneremo in modo rapido e concreto. Prima i soldi, poi i controlli. Non c’è più tempo”.

Dotazione finanziaria e forma dell’aiuto

Come detto in campo ci sono 40 milioni di euro, risorse che potranno essere integrate mediante eventuali dotazioni aggiuntive, al fine di aumentare l’efficacia dell’intervento finanziario, tramite apposito provvedimento.

L’Avviso – emanato in attuazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale – prevede la concessione di un aiuto sotto forma di contributo a fondo perduto, sulla base di una procedura valutativa a sportello (ex Art. 5 comma 3 del D. Lgs. 123/1998). Un contributo una tantum pari a 2 mila euro per ciascuna impresa richiedente. L’aiuto concedibile – si legge nel Bando in preinformazione – non eccede comunque il fabbisogno di liquidità determinatosi per effetto dell’emergenza COVID19, per il periodo di sospensione delle attività ( D.P.C.M. 11 Marzo 2020 e 22 Marzo 2020), come certificato da un professionista iscritto agli Albi (commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro).

Beneficiari e ammissibilità

Possono presentare domanda le Microimprese, per come le stesse sono definite in Allegato 1 al Reg. 651/2014 e la cui attività economica è stata sospesa ai sensi dei D.P.C.M. 11Marzo 2020 e 22 Marzo 2020. Quindi microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi che, alla data del 31 Dicembre 2019 siano attive, abbiano sede operativa nella Calabria, e abbiano registrato un fatturato compreso tra 5 e 150 mila euro nel corso dell’anno solare 2019.

Il richiedente deve possedere, alla data di presentazione della domanda, diversi requisiti di ammissibilità:

Intanto, non aver commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, relativamente al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in possesso della certificazione che attesti la sussistenza e l’importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti della Regione Calabria di importo pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte del medesimo soggetto (DURC). Bisogna essere in regola con la normativa antimafia e possedere la capacità di contrarre con la pubblica amministrazione, nel senso che nei confronti del beneficiario non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lett. c), del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 e ss.mm.ii.

L’impresa deve essere attiva al 1° gennaio 2020 e la sua sede operativa deve essere ubicata in Calabria ed essere iscritta al registro delle imprese della Camera di Commercio territorialmente competente o, nel caso di imprese artigiane, nell’apposito albo provinciale. Nel caso di professionisti obbligati all’iscrizione in albi tenuti da ordini o collegi professionali, al pertinente albo professionale; nel caso di professionisti non obbligati all’iscrizione in albi tenuti da ordini o collegi professionali, iscrizione iva ed alla Gestione Separata Inps.

Il beneficiario non deve essere stato destinatario, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’Avviso, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Calabria, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa. Inoltre non deve essersi reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrità o affidabilità.

Procedure

La valutazione delle domande, e quindi la decisione relativa alla concessione e revoca dei contributi, spetterà al Settore 2 “Attività economiche, incentivi alle imprese” del Dipartimento Sviluppo economico, Attività produttive. Le domande saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Il modulo di domanda sarà disponibile sul sito www.calabriaeuropa.regione.calabria.it, unitamente alla documentazione che occorrerà presentare a corredo della stessa. La domanda, resa nella forma dell’autocertificazione, va firmata digitalmente e sarà soggetta all’imposta di bollo.

Non essendo stato ancora pubblicato il bando (è consultabile sul sito della Regione l’avviso in preinformazione) non si conoscono ancora i termini di presentazione della domanda.

Le domande presentate saranno esaminate sulla base dei seguenti elementi: ricevibilità (rispetto dei termini, completezza e regolarità della domanda e rispetto delle condizioni poste); ammissibilità; e valutazione di merito che si basa sulla dimostrabilità da parte dell’impresa dei fabbisogni di liquidità a causa dell’emergenza COVID19 nella misura non inferiore al contributo concedibile.

Il Settore 2 “Attività economiche, incentivi alle imprese” del Dipartimento Sviluppo Economico, Attività Produttive pubblicherà sui siti istituzionali il Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento di approvazione gli elenchi provvisori delle operazioni ammesse finanziabili e non finanziabili, nonché delle operazioni non ammesse e delle relative motivazioni, concedendo ai beneficiari la possibilità di esercitare il diritto di accesso entro max 10 giorni e, a fronte di istanze motivate e ritenute fondate , provvede a modificare gli elenchi.

Le domande ammesse saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse. La comunicazione dell’avvenuta ammissibilità avverrà via Pec. Le domande ammesse, ma sprovviste in tutto o in parte di copertura finanziaria, potranno essere finanziate con le economie (es.: rinunce) verificatesi successivamente.

L’erogazione del contributo concesso avverrà in unica soluzione successivamente all’ammissione a finanziamento.