Gli Amici del Museo ricordano Gulli: il pianista reggino che affascinò D’Annunzio

Il Vate lo menziona all'interno del suo famoso romanzo “Il Piacere”

Pianista Luigi Gulli

Nel suo famoso romanzo “Il Piacere”, Gabriele D’Annunzio, ad un certo punto, scrive:

Luigi Gulli, un giovane maestro venuto dalle natali Calabrie in cerca di fortuna, nero e crespo come un arabo, eseguiva con molta anima la sonaata “in do diesis minore” di Beethoven. A poco a poco la musica grave e soave prendeva tutti quei leggeri spiriti nei suoi cerchi come un gorgo tardo ma profondo“.

Il giovane musicista calabresi che tanto positivamente impressionò il Vate con la sua bravura artistica, Luigi Gullì, era di Scilla, e diventerà presto un pianista di valore, applaudito in tutte le capitali europee. Poi, dopo la sua tragica morte, su di lui calerà l’oblio della dimenticanza.

Nell’ambito del programma “Storia, Archeologia, Territorio”, la prof. Minella Bellantonio, vicepresidente dell’Associazione “Amici del Museo”, che, nel suo volume «Memorie di un pianista dimenticato» ne ha curato attentamente la biografia, ne parlerà, domenica 10 settembre 2023, nella sede dell’associazione, in via della Giudecca, 18.

Nella circostanza, il maestro pianista Luca Moro eseguirà alcune significative composizioni del Gulli, tratte dagli spartiti originali.