Rientro Falcomatà, Falduto: 'Mi auguro un film nuovo, ok sbagliare ma perseverare è diabolico'

"Mi augurerei di vedere un film di genere diverso dell'horror, con un casting che punti su attori seri e professionali

Giuseppe Falduto, noto imprenditore reggino, già assessore comunale della giunta di Italo Falcomatà, commenta la situazione attuale ed il post sentenza Miramare. Critico e pungente Falduto augura un buon lavoro a Giuseppe Falcomatà, non senza evidenziare tutte le criticità di questi anni:

“Dieci anni di musica stonata. Quando la Giustizia accerta la verità è sempre un fatto positivo se la verità corrisponde al vero; fa piacere per la persona che viene scagionata e naturalmente viene un senso di rabbia e di frustrazione per la vittima che viene privata del diritto di giustizia.

Una perenne vittima di giustezza continua ad essere la nostra città, che ancora oggi è privata della funzionalità del Miramare ed è obbligata a continuare a subire una gestione fallimentare che ha aggravato ulteriormente le condizioni di vivibilità.

Nel formulare gli auguri di buona vita a Giuseppe Falcomatà e alla sua famiglia, non posso non registrare la sua voglia di continuare a vivere di palcoscenico, infatti mi avrebbe fatto piacere se dopo la sentenza avesse scelto di tornare a casa e passare la serata insieme a qualche cittadino bisognoso o almeno con i suoi familiari, mentre invece ha voluto mettersi subito in mostra sul palcoscenico dell’ANCI sapendo bene che gli avrebbe tributato solo applausi, considerato che la platea era composta da personaggi politici che chi più e chi meno sono i veri responsabili del disastro italiano.

Falduto ricorda poi il lavoro svolto con Italo Falcomatà e sottolinea alcuni nodi che intrappolano la città e che da anni non si riesce a sciogliere.

“Ho avuto l’onore di fare L’Assessore della nostra Città e di aver contribuito alla nascita e ai risultati della Primavera di Reggio e quindi di stare accanto alla sua famiglia nei momenti belli e brutti e di conseguenza mi viene naturale augurargli tutto il bene del mondo; spero da cittadino di assistere e, se nelle mie possibilità, di poter dare perfino una mano affinché il nostro Sindaco da domani possa, almeno sbloccare le iniziative da me da sempre sollecitate che riguardano il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti (i cassonetti intelligenti sono parcheggiati a Pellaro da 2 anni), l’eliminazione delle discariche a cielo aperto di Mortara di San Gregorio, Mosorrofa, Gallico, ecc… il sistema di tassazione TARI che crea solo contenzioso e chiede tariffe sproporzionate con accertamenti allegri, possa attivare la rete idrica che avevamo realizzato insieme a suo padre, possa imporre alla Regione di fare un Aeroporto funzionale, di chiudere la conferenza di servizi per completare il sistema di fermate per attività la Metropolitana di superficie, all’Anas di completare lo svincolo Malderiti, di utilizzare in modo serio i fondi del Decreto Reggio e completare il mercato agroalimentare di Mortara, di fare un PSC che non sia un mostro di burocrazia come quello che avete approvato, possa con autorevolezza imporre al Presidente Occhiuto e alla Dottoressa Princi di dare le deleghe alla Città Metropolitana e per ultimo inviti il Ministro Salvini perché il Ponte sullo Stretto si farà grazie alla sua scelta e lungimiranza e pertanto è fondamentale lavorare insieme per far in modo che Reggio e la Città Metropolitana possano averne un beneficio. Attività che richiedono lavoro e sacrifici, che in questi lunghi 10 anni non si sono visti.

Credo che parlare di terzo tempo, dopo i primi due disastrosi, possa sembrare il sequel di una serie televisiva nata male con comparse elevate di principio a star e che punta a perseverare negli errori; piuttosto mi augurerei di vedere un nuovo film, di genere diverso dell’horror, con un casting che punti su attori seri e professionali, perché va bene sbagliare, ma perseverare è diabolico.

Ed infine:

“Non è mai troppo tardi per mettersi all’opera sul serio. Auguri maestro di orchestra ci faccia sentire la nuova musica che pensa di sapere suonare ( e pensa veramente di essere un musicista, altrimenti…)”.