Rientro in classe, la preside Princi: 'Famiglie disorientate. La politica sia responsabile'

Dopo tanti mesi di Dad, gli studenti delle superiori tornano in classe. L'elenco dei criteri di accoglimento ammessi per la DAD

Da oggi in aula 6,5 milioni di studenti, il 77% degli 8,5 milioni di iscritti negli istituti statali e paritari, e cioè quasi otto su dieci. Quasi un milione in più rispetto alla settimana appena trascorsa, secondo Tuttoscuola. E saranno quasi 2 milioni quelli ancora a casa in DaD.

SUPERIORI IN PRESENZA AL 50%, PRINCI: ‘C’E’ MOLTA CONFUSIONE TRA LE FAMIGLIE’

Dopo il via libera del 7 aprile per gli alunni più piccoli, fino alla prima media, arriva l’altro blocco. La professoressa Giuseppina Princi, dirigente dell’istituto ‘L. Da Vinci‘ di Reggio Calabria commenta così il primo giorno di rientro a scuola:

“Da un lato abbiamo un disegno di legge che ci impone di garantire obbligatoriamente dal 50% al 75% in presenza dall’altro c’è l’ordinanza del presidente Spirlì che demanda alle famiglie la possibilità di scelta. Questa situazione non può che creare difficoltà per le scuole e confusione per le famiglie – spiga la preside Princi – La politica deve assumersi la responsabilità di decidere e non può demandare la decisione alle famiglie”.

Migliaia di studenti sono tornati oggi in classe anche se molte famiglie hanno preferito non mandare i propri figli a scuola.

RIENTRO A SCUOLA – L’ORDINANZA DI SPIRLI’

Vigente al momento è l’ordinanza n.22 del presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, che recepisce il provvedimento dello scorso 9 aprile con il quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’ambito delle misure di contrasto al Covid-19, ha disposto la zona arancione per la Calabria a partire da lunedì 12 aprile.

Quanto alle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nell’ordinanza –  “adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita l’attività didattica in presenza di non più del 50% della popolazione studentesca, mentre la restante parte della popolazione studentesca delle predette istituzioni scolastiche si avvale della didattica a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”.

È confermata la raccomandazione, per le scuole superiori, di

favorire la didattica digitale integrata per tutti gli studenti le cui famiglie ne facciano esplicita richiesta, nell’ottica di una migliore gestione organizzativa, anche alternativa al differenziamento degli orari ingresso/uscita”.

RIENTRO IN CLASSE, PRINCI ELENCA I CRITERI DI ACCOGLIMENTO DELLA DID

Nonostante la decisione del Governo di tornare in classe con possibilità di lezione in presenza dunque, la palla adesso passa nuovamente alle famiglie e alle scuole che dovrebbero individuare i criteri e le modalità organizzative per autorizzare la Dad (Did) richiesta dalle famiglie.

“Proprio questa mattina ho convocato il consiglio d’istituto e abbiamo definito i criteri di accoglimento della DiD per gli studenti le cui famiglie ne facciano richiesta. È stato deliberato che le categorie di studenti aventi diritto a formulare richiesta per la Didattica digitale integrata sono le seguenti: studenti in quarantena obbligatoria disposta dalle autorità, studenti in isolamento fiduciario in attesa di esito tampone (anche di familiare convivente), motivi di salute con prognosi di almeno una settimana, studenti fragili, studenti conviventi con persone fragili, studenti che utilizzano mezzi di trasporto pubblici“.

Pertanto, i genitori degli studenti che rientrano in queste categorie, interessati alla richiesta della DiD per i loro figli, dovranno produrre istanza individuale, corredata di copia del documento di identità del richiedente, utilizzando un modulo specifico, da inoltrare entro sabato 17 aprile direttamente alla mail istituzionale del Docente coordinatore.

RIENTRO A SCUOLA, PRINCI: ‘LA POLITICA SI ARESPONSABILE

I ragazzi, dopo mesi di Dad sono sicuramente meno attenti e secondo la preside Princi c’è una maggiore difficoltà di apprendimento così come evidenziato gli psicologi.

“Al momento le famiglie sono in confusione perchè molti sono pro Dad altri invece sono per la didattica in presenza. Le preoccupazioni delle famiglie sono legittime e capisco la loro apprensione. Dobbiamo però garantire il supremo interesse del benessere formativo e psicologico dei nostri studenti. Alle famiglie dico che è importante che si faccia squadra. Alle istituzioni chiedo che si assumano la responsabilità di scegliere”.