Rifiuti a Reggio, incontro Brunetti-Conai: novità e obiettivi del nuovo piano di raccolta

Il nuovo piano di raccolta prevede diversi interventi mirati che dovrebbero migliorare il dramma dei rifiuti in città

Compostiere di prossimità e di quartiere per il conferimento della frazione organica; messa in posa di cassonetti intelligenti in determinate aree che saranno finalmente sottoposte a videosorveglianza, ma anche la previsione di incentivi e premialità per quei cittadini che si distingueranno per una corretta differenziata. Il tutto nel contesto del tanto atteso passaggio ad un sistema misto che – il criterio deve essere ancora chiarito – alternerà la raccolta stradale a quella “porta a porta”.

Un sistema da rivoluzionare

Sono queste le prime vere novità scaturite dall’incontro, svoltosi a Palazzo Alvaro, tra i rappresentanti del Conai e l’assessore comunale all’Ambiente Paolo Brunetti. In ballo c’è il nuovo Piano di raccolta dei rifiuti che potrebbe rappresentare il primo vero passo concreto nell’arginare un’emergenza che va avanti ormai da troppo tempo.

D’altra parte, i ritardi – vedi i lavori bloccati alla discarica di Melicuccà, le difficoltà degli impianti di Sambatello e il passaggio della gestione della raccolta a Castore – che si sono susseguiti dopo l’elezione del sindaco Giuseppe Falcomatà, non hanno fatto ben sperare i cittadini che continuano a lamentarsi per una situazione che oggettivamente non migliora con il continuo formarsi di micro e macro discariche in ogni angolo della città.

Proprio la collaborazione richiesta dall’amministrazione comunale al Consorzio nazionale imballaggi può quindi rappresentare un passo decisivo per invertire la rotta. All’incontro di ieri ne seguirà infatti un altro la prossima settimana in cui si conta di chiudere la partita.

Gli obiettivi dell’amministrazione

È chiaro che il cambio di passo richiesto dalla città, con riferimento al settore dei rifiuti, è la sfida più importante da vincere per l’amministrazione, impegnata, per dirla con il sindaco Falcomatà, a riconquistare quella fiducia da parte della cittadinanza, in qualche modo vacillante dopo l’esplosione del caso Castorina.

Anche per questo l’assessore Brunetti sta cercando di prendere di petto la questione che, poi, è anche una duplice questione, perché l’obiettivo di consegnare alla città un servizio efficiente fa il paio con il rapporto costi – benefici che deve essere positivo per l’Ente.

In questo senso l’assessore si mostra ottimista, e realista allo stesso tempo, ipotizzando, in un biennio, il raggiungimento della soglia del 65% nella raccolta differenziata. Un risultato alla portata e non troppo lontano, piace sottolineare a Brunetti, che ricorda come con il servizio funzionante a regime, o quasi, si passò dal 7 al 60% nella quota della raccolta differenziata.