San Francesco da Paola e l'attraversamento dello Stretto sul mantello

Nella straordinaria storia di San Francesco da Paola si ricorda il miracolo dell’attraversamento dello Stretto di Messina sul mantello

Francesco da Paola è stato un religioso italiano, proclamato santo da papa Leone X il 1° maggio 1519, eremita e fondatore dell’Ordine dei Minimi. La sua vita fu avvolta in un’aura di soprannaturale dalla nascita alla morte.

Nacque a Paola (Cosenza) nel 1416 da genitori in età avanzata devoti di san Francesco, che proprio all’intercessione del santo di Assisi attribuirono la nascita del loro bambino.

Di qui il nome e la decisione di indirizzarlo alla vita religiosa nell’ordine francescano. Dopo un anno di prova, tuttavia, il giovane lasciò il convento e proseguì la sua ricerca vocazionale con viaggi e pellegrinaggi. Scelse infine la vita eremitica e si ritirò a Paola in un territorio di proprietà della famiglia. Qui si dedicò alla contemplazione e alle mortificazioni corporali, suscitando stupore e ammirazione tra i concittadini.

Ben presto iniziarono ad affluire al suo eremo molte persone desiderose di porsi sotto la sua guida spirituale. Seguirono la fondazione di numerosi eremi e la nascita della congregazione eremitica paolana detta anche Ordine dei Minimi. La sua approvazione fu agevolata dalla grande fama di taumaturgo di Francesco che operava prodigi a favore di tutti, in particolare dei poveri e degli oppressi.

Lo stupore per i miracoli giunse fino in Francia, alla corte di Luigi XI, allora infermo. Il re chiese al papa Sisto IV di far arrivare l’eremita paolano al suo capezzale. L’obbedienza prestata dal solitario costretto ad abbandonare l’eremo per trasferirsi a corte fu gravosa ma feconda. Luigi XI non ottenne la guarigione, Francesco fu tuttavia ben voluto ed avviò un periodo di rapporti favorevoli tra il papato e la corte francese. Nei 25 anni che restò in Francia egli rimase un uomo di Dio, un riformatore della vita religiosa. Morì nei pressi di Tours il 2 aprile 1507.

Nella sua straordinaria storia si ricorda il miracolo dell’attraversamento dello Stretto di Messina sul mantello. San Francesco era infatti giunto con i suoi compagni a Catona, in provincia Reggio. In quella spiaggia si trovava un piccolo porto, dal quale partivano ogni giorno barche e Francesco sperava che lui ed i suoi frati, sprovvisti di denaro, per carità avrebbero trovato posto in qualcuna di esse.

Al porto una barca di legname era pronta a partire per Messina e così San Francesco si avvicinò al padrone pregandolo di accoglierlo nella barca con i due confratelli per la traversata dello stretto, ma il proprietario dell’imbarcazione era disposto a farli salire solo in cambio di soldi. Francesco decise di non farsi abbattere e ricorse all’aiuto divino.

Iniziò a distendere il suo mantello sulle onde, montarvi sopra risolutamente, e tenendone stretto un lembo alla estremità superiore del suo bastone, come a servirsene di vela, procedere rapido e sicuro verso le coste siciliane. All’insolito spettacolo si udirono grida di ammirazione e di gioia.

Il prodigio non ci è trasmesso soltanto dalla tradizione, ma ci viene attestato da deposizioni giurate nei processi.

Fonte: santiebeati.it

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