Sanità, botta e risposta tra Tridico e Occhiuto. L’attacco del prof.: ‘Medici costretti a chiedere farmaci ai pazienti’

E' scontro 'social' tra i candidati alla presidenza della Regione Calabria. L'ultimo post del prof. Tridico

occhiuto tridico

Si accende il confronto politico in vista delle elezioni regionali. Al centro del dibattito, ancora una volta, la sanità calabrese, tema che infiamma il botta e risposta tra i candidati.

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Questa volta è il candidato del centrosinistra Pasquale Tridico a lanciare l’ennesima stoccata tramite i propri canali social.

“Mentre qualcuno si fa i selfie ad ‘inaugurare’ ospedali che non esistono, in quelli veri i medici sono costretti a chiedere i farmaci ai pazienti. È successo a CoriglianoRossano e la denuncia di una cittadina lo dimostra. Questo non è un episodio isolato, è la fotografia di una Calabria abbandonata. Serve un cambiamento radicale: la nostra regione merita un sistema sanitario che funzioni davvero, non passerelle elettorali”.

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Un attacco diretto, che punta a smontare le iniziative mediatiche dell’avversario, sottolineando le difficoltà quotidiane vissute negli ospedali.

Dall’altra parte, il centrodestra difende la linea dell’attuale gestione e rivendica gli sforzi compiuti per potenziare strutture e servizi. L’attenzione mediatica degli ultimi giorni è stata infatti legata a sopralluoghi, investimenti e programmi per i nuovi ospedali della Piana e della Sibaritide.

Lo scambio di accuse segna un nuovo capitolo nella corsa alla presidenza. La sanità, con i suoi nodi storici legati a carenze di personale, strutture incomplete e ritardi nella spesa dei fondi, si conferma il terreno principale di scontro politico.

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Nei prossimi giorni è attesa una nuova replica del candidato del centrodestra, che con ogni probabilità difenderà i risultati raggiunti e attaccherà a sua volta le posizioni dell’avversario.

Intanto, la campagna elettorale entra nel vivo e il tema della salute pubblica si conferma centrale per l’elettorato calabrese, sempre più critico verso promesse e passerelle, ma in attesa di risposte concrete.