Addio 118 a Reggio, la dott.ssa Di Furia (ASP): 'Cambiamento positivo, e vi spiego perchè'

La dottoressa Di Furia commenta la nuova procedura. Ecco cosa cambia dalle parole della direttrice dell'ASP di Reggio Calabria

Addio al 118 per chiamare un’ambulanza. Basterà digitare il 112, il nuovo numero unico per le emergenze, per chiedere aiuto in ogni circostanza.

Ospite della trasmissione ‘Live Break‘ a CityNow (CLICCA QUI PER LA DIRETTA) la direttrice dell’ASP di Reggio Calabria dott.ssa Lucia Di Furia che ha commentato la notizia di qualche giorno fa, che prevede il numero unico anche nella città di Reggio Calabria.

Si tratta di una riforma che accentra in nome del rigore della spesa e dell’organizzazione del servizio tutto nel capoluogo della Calabria. Una riorganizzazione di tutto il sistema dell’emergenza urgenza che ridisegna sul modello già sperimentato con successo in altre regioni italiane, come ad esempio la Lombardia, i servizi.

“Il nuovo numero unico 112 ha sostituito in tutta la Calabria i 118 – spiega Lucia Di Furia ai nostri microfoni – Questo vuol dire migliorare di molto la qualità dell’assistenza nell’emergenza. Ricordo che il cambiamento è un obiettivo europeo e dunque siamo tenuti ad applicarlo. Vengo dalle Marche, dove lo abbiamo applicato qualche anno fa e in pochissimi mesi si è vista una riduzione delle chiamate improprie al 118. Il cittadino adesso dovrà imparare ad utilizzare il 112 e deve sapere che questo è uno strumento importante perchè consente di far giungere nello stesso momento Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e personale sanitario. Rappresenta un grande valore aggiunto e fa davvero la differenza. Per quanto riguarda il personale del 118 non cambia niente e non vanno a casa professionisti. C’è una riorganizzazione come è normale che sia ed è la comunità europea che ha indicato questo cambiamento.

La scelta riguarda tutta Italia, c’è un nuovo sistema informatico e tutte le centrali operative erano esuberanti. Adesso ci sono nuove ambulanze più performanti e dunque la notizia è sicuramente positiva. L’importante è che i servizi siano qualificanti ed efficienti.

Faccio un esempio, se si chiama il 118 si rischia di far muovere cinque ambulanze. Il 112 consente di ‘pulire’ il lavoro e di mandare una sola ambulanza, per questo il numero unico è un valore aggiunto”.