Santo Versace presenta ‘Fratelli’: una storia di legami, radici e visione imprenditoriale

Valori familiari, cultura del lavoro e Made in Italy: Santo Versace racconta la sua storia tra memoria privata e impresa globale

Da sinistra Francesco Armato (Coordinatore del Corso di Laurea in Design) Giuseppe Zimbalatti (rettore dell’ Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria) Francesco Cicione (Presidente di

Una sala gremita di studenti, docenti e cittadini ha accolto ieri pomeriggio Santo Versace nell’Aula Magna “L. Quaroni” dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. L’occasione è stata la presentazione del suo libro Fratelli. Una famiglia italiana, pubblicato da Rizzoli: un viaggio personale e collettivo che racconta l’ascesa della maison Versace intrecciata alla storia familiare e imprenditoriale dell’Italia del secondo dopoguerra.

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Un racconto che unisce memoria privata e cultura del lavoro

Nel libro, Santo Versace ripercorre con sincerità e gratitudine il percorso che lo ha visto protagonista insieme ai suoi fratelli, in particolare Gianni, fondatore del celebre brand di moda. La narrazione si muove tra i ricordi familiari e l’affermazione di un’impresa simbolo del Made in Italy nel mondo, affrontando i temi dell’identità, del lavoro e del legame profondo con la Calabria.

«Fratelli nasce dal desiderio di raccontare da dove veniamo, con sincerità e gratitudine», ha dichiarato l’autore. «È la storia di un legame profondo, con i nostri genitori e con la Calabria, che è per noi casa anche quando siamo lontani. La mia vita è stata un viaggio mosso dall’amore e dai valori familiari: lavoro, dedizione, responsabilità».

Il dialogo con studenti e territorio

Dopo i saluti del Rettore Giuseppe Zimbalatti, del Direttore del Dipartimento Massimo Finocchiaro Castro e del coordinatore del corso di Laurea in Design Francesco Armato, l’evento ha preso forma attraverso un intenso dialogo moderato dal giornalista Giuseppe Smorto.

Sul palco, insieme a Santo Versace, sono intervenuti Francesca De Stefano Versace, vicepresidente della Fondazione che porta il nome dell’autore, Francesco Cicione, presidente di Entopan, e il professor Domenico Marino.

Fondazione Santo Versace: “un figlio nato dall’amore per gli altri”

Francesca De Stefano Versace ha definito il libro «un custode di memoria, radici e autenticità», sottolineando come gli stessi valori abbiano ispirato la nascita della Fondazione Santo Versace: «La fondazione è il figlio che non abbiamo avuto, nata per offrire ascolto, dignità e possibilità a chi vive in uno stato di fragilità e solitudine».

Visione imprenditoriale e responsabilità sociale

Francesco Cicione ha messo in luce la capacità di Santo Versace di «coniugare visione e responsabilità», diventando esempio di un modello d’impresa etico e radicato nel Mezzogiorno. Ha inoltre ricordato il sostegno dell’imprenditore al progetto Harmonic Innovation Group di Entopan, volto a un’innovazione centrata sulla persona e sul territorio.

Una testimonianza per i giovani del Sud

Il professor Domenico Marino ha definito il libro «un percorso emotivo prima che culturale», capace di trasmettere «il valore della dedizione, l’orgoglio delle origini e la forza dei legami familiari». Un’eredità che, secondo il docente, può offrire ai giovani strumenti e ispirazione per costruire il proprio futuro, senza mai dimenticare da dove si parte.