Emergenza migranti, Reggio crocevia da record: da inizio anno oltre 10 mila arrivi

Reggio Calabria è la città attraversata dal maggior numero di migranti. Numeri incredibili del 2023, non ancora terminato

Ondate di sbarchi e arrivi incessanti di migranti non danno tregua alla macchina organizzativa messa in moto in riva allo Stretto sempre più pronta ad accogliere uomini, donne e bambini disperati.

Prefettura, Protezione Civile, associazioni di volontariato, agenti di polizia si danno appuntamento sempre più spesso al porto di Reggio Calabria, in attesa dell’arrivo della nave Diciotti o di altre imbarcazioni cariche di migranti che chiedono aiuto.

Tutti lì ad aspettarli, con ansia e preoccupazione, per i primi soccorsi a terra.

Reggio Calabria, come altre destinazioni (vedi Roccella, Pantelleria, Lampedusa) è sempre più meta di sbarchi. E i numeri che negli ultimi mesi abbiamo raccolto dalla Prefettura sono a dir poco allarmanti.

Venerdì 6 gennaio, il primo sbarco dell’anno sulle coste calabresi, a Roccella. Intercettata da una motovedetta della Guardia di Finanza, sull’imbarcazione ci sono 72 migranti. Lo stesso giorno la Guardia Costiera intercetta una barca a vela salvando 116 persone, provenienti dall’Afghanistan, dall’Egitto e dal Pakistan.

Il 19 febbraio il primo maxi sbarco a Reggio Calabria.

Ben 589, tra cui 131 donne e 35 bambini, provenienti da Lampedusa, hanno toccato il porto di Reggio per poi essere immediatamente traferiti in diverse regioni, secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell’Interno.

Solo due giorni dopo Reggio Calabria accoglie un altro maxi sbarco con a bordo della nave 600 persone.

E’ il 10 marzo 2023. A bordo della ‘Diciotti’ sbarcano ancora altri 584 migranti. E come avvenuto in quelli precedenti vengono trasferiti in altre città.

Ancora il 14 marzo, sono in 589 tra cui numerosi nuclei familiari con bambini. Duecentoquaranta uomini, questa volta tutti provenienti dal Pakistan arrivano al porto di Reggio il 23 marzo.

A distanza di meno di 24 ore ne sbarcano altri 110, ospitati questa volta presso la palestra di Gallico. L’ultimo sbarco di marzo a Reggio Calabria avviene il 27. Altri 600 sempre a bordo della nave Diciotti.

Ad aprile, un solo sbarco. Sono in 500. A maggio ben 535, tutti soccorsi in mare. E’ il 6 giugno, la città di Reggio ne accoglie altri 500.

In tutto gli sbarchi a Reggio Calabria, durante l’estate sono stati undici per un totale di 5.350 persone accolte in città. Se li sommiamo a quelli dei mesi precedenti il totale è di 10.350.

Il 13 luglio la nave Dattilo, entrata al porto di Reggio Calabria, trasportava anche la salma di un bambino di 4 anni, di nazionalità subsahariana (presumibilmente Nigeriana), recuperata al largo di Lampedusa in seguito al naufragio di una imbarcazione.

I numeri parlano chiaro.

Il porto di Reggio Calabria, insieme ad altre mete, è quello che più di tutti, accoglie il numero maggiore di migranti.

C’è chi preferisce non parlare di emergenza ma di ‘fenomeno epocale’. Fatto sta che se non si è pronti all’accoglienza, il passaggio da ‘fenomeno’ a crisi è dietro l’angolo.

D’altronde i numeri non mentono.

Reggio Calabria verrà attraversata in futuro da altre migliaia di persona, in cerca di un futuro migliore. La città deve entrare dunque in un’ottica di accoglienza totale potenziando le strutture di prima accoglienza, aumentando gli spazi adibiti al primo soccorso e istituendo un vero hotspot, così come fatto in altre città.

Perchè Reggio, visto il flusso migratorio e data la sua posizione geografica, sarà sempre più meta di sbarchi.