Scambio politico-mafioso, indagato il consigliere regionale Raffaele Sainato

Eletto con Fratelli d'Italia, successivamente è passato a Forza Italia

Oltre a Nicola Paris, finito agli arresti domiciliari per corruzione, c’è un altro consigliere regionale della Calabria indagato nell’inchiesta “Inter Nos” che ha fatto luce sugli appalti dell’Asp, affidamenti nel settore delle pulizie assegnati alle imprese ritenuto vicine alle cosche di Reggio Calabria, Melito Porto Salvo e Locri.

Si tratta di Raffaele Sainato, ex vicesindaco di Locri, subentrato in Consiglio regionale dopo l’arresto del consigliere regionale Domenico Creazzo, l’ex sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte coinvolto nell’operazione “Eyphemos”.

 

Eletto con la lista di Fratelli d’Italia e oggi passato a Forza Italia, Sainato è indagato assieme a Nicola Paris per scambio elettorale politico-mafioso.

Sainato, assieme a Domenico Creazzo e Alessandro Nicolò, fa parte del tris di candidati portati all’interno del partito di Giorgia Meloni dall’On. Edmondo Cirielli. Per tutti e 3, in modi e tempi diversi, sono arrivati problemi con la giustizia. Sainato, entrato in Consiglio Regionale come primo dei non eletti al posto di Creazzo, dopo pochi mesi è traghettato da Fratelli d’Italia a Forza Italia.

Con ogni probabilità Sainato avrebbe fatto parte dei candidati alle prossime regionali calabresi, all’interno della lista del presidente Roberto Occhiuto, da capire alla luce di quanto emerso (e dal nuovo codice etico anti corruzione) cosa accadrà adesso.

In particolare, secondo quanto riportato da Ansa.it, nel fascicolo dell’inchiesta ci sono alcune intercettazioni in cui Paris e l’imprenditore Nino Chilà, coinvolto anche lui nell’indagine della Dda di Reggio Calabria, nel novembre 2019 hanno chiesto il sostegno elettorale prima a Silvio Floccari, ritenuto dagli inquirenti vicino alle cosche Cataldo e Cordì di Locri, e poi all’imprenditore Sergio Piccolo, oggi ai domiciliari.

Floccari e Piccolo avrebbero promesso a Paris e Chilà l’appoggio elettorale per il primo. Un sostegno, però, parziale perché Floccari e Piccolo erano impegnati impegnati, per le regionali 2020, secondo quanto é emerso dall’inchiesta, a sostenere la candidatura di Raffaele Sainato.

Dalle indagini della Guardia di finanza di Reggio Calabria, che ha registrato il dialogo con Floccari, emerge infatti che quest’ultimo “fosse impegnato per le regionali – riferiscono le fiamme gialle – con Raffaele Sainato”.

“A chi è venuto non gli ho potuto dire di no” è la frase di Floccari intercettata nella conversazione con Chilà e Paris al quale, comunque, lo stesso Floccari ha garantito il suo sostegno: “Qualcosa per voi c’è… voglio dire dieci, venti, trenta… riusciamo a toglierli da una parte e… metterli all’altra”.

Lo stesso sostegno sarebbe stato garantito anche dall’imprenditore Sergio Piccolo anche lui impegnato con Sainato. “È inutile che ci prendiamo in giro…- sono state le sue parole – quindi… gioia mia di quello che posso fare…