Scomparsa Librandi, Bruni: 'Imprenditore illuminato, uomo perbene e amico sincero'

"La sua famiglia perde un padre ma ai calabresi viene meno un uomo straordinario che indicato una strada maestra" le parole della Bruni

Di seguito la nota Amalia Bruni sulla scomparsa di Nicodemo Librandi.

“Ho appreso con grandissimo dispiacere la scomparsa di Nicodemo Librandi, un imprenditore illuminato, un uomo perbene e un amico sincero. Nicodemo non era un gigante del vino calabrese, lui era la vera essenza del vino calabrese, fondatore, insieme al fratello Tonino della più grande azienda della nostra Regione. Era riuscito, facendo quadrare i conti, in una terra dove quasi mai accade, in un’impresa fantastica, puntando su quei vitigni con nomi ruvidi quali il Mantonico, il Magliocco  e il Gaglioppo che aveva scoperto da solo tanti anni fa e dai quali aveva tirato fuori vini eccellenti con un grandissimo temperamento quali il Magno Megonio, il Duca di San Felice, l’Efeso, il bianco Gravello”.

Afferma la Bruni:

“Non credo esista in Italia un’azienda che possa identificarsi con una regione come Nicodemo Librandi con la Calabria. Il “professore” era riuscito a esportare il suo vino in tutto il mondo e la sua passione e la sua devozione a questi vitigni ne hanno fatto un’eccellenza calabrese. Ci lascia un patrimonio ricchissimo di competenza ed esperienza che da tempo aveva condiviso con le aziende di queste terre”.

Prosegue la Bruni:

“Durante la scorsa campagna elettorale ho visitato la sua azienda e mi è rimasta impressa nella memoria la sua voglia di raccontare, la sua passione nel mostrare che cosa era riuscito a fare e, soprattutto, i progetti che aveva in mente di realizzare. Ho avuto il privilegio di conoscerlo e di essere considerata sua amica. La sua famiglia perde un padre ma ai calabresi viene meno un uomo straordinario, sognatore, dotato di metodo e concretezza che ha costruito una storia positiva e indicato una strada maestra per chi verrà dopo di lui”.

Conclude la Bruni:

“Toccherà ora ai figli  Raffaele e Paolo e ai nipoti Francesco, Teresa, Walter e Daniele portare avanti la sua eredità, facendo tesoro dei suoi insegnamenti. A tutti loro e ai collaboratori che lo adoravano e lo consideravano come un membro della loro famiglia, le mie più sincere condoglianze e un abbraccio commosso”.