Reggio, ‘disastro’ scampato della II commissione. Iatì: ‘Opposizione svuotata dei poteri’
La razionalizzazione delle società partecipate è avvenuta ad un soffio dalla scadenza, per evitare una multa fino a 500 mila euro
29 Dicembre 2021 - 09:19 | Comunicato
“Ieri alle ore 15, dopo oltre un mese dall’ultima seduta, è stata convocata in seduta straordinaria, la II Commissione consiliare per discutere della proposta di deliberazione avente ad oggetto “ricognizione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art 20, D. Lgs. 19.08.2016 n. 175″.
Ebbene la II commissione rimasta priva di presidente (Angela Martino nominata assessore) e vicepresidente (Giuseppe Marino sospeso in seguito alla sentenza del processo Miramare), non si riuniva da oltre un mese perché mai ricostituita dalla maggioranza forse perché non sono riusciti a trovare ancora un accordo rispetto ai consiglieri che devono ricoprire quei ruoli!”.
Lo ha scritto, in una nota, Filomena Iatì, consigliere di opposizione e socio fondatore del movimento “Inpegno e identità”.
Soltanto ieri, ossia il 28 dicembre, l’Amministrazione ha ritenuto necessario convocare la stessa commissione presieduta per l’occasione, come imposto dal regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari dal consigliere anziano (Caridi del partito Forza Italia) per discutere della razionalizzazione delle società partecipate, la cui scadenza è fissata dalla legge (art 20 TUSP) al 31 dicembre di ogni anno!
La razionalizzazione delle società partecipate
In caso di mancata adozione del suddetto provvedimento, il comma 7 dell’art. 20 TUSP prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa, ovviamente in capo al dirigente del settore, del pagamento di una somma che va da un minimo di euro 5.000 ad un massimo di euro 500.000,00.
In altri termini, come sempre accade, la II commissione è stata convocata per approvare un atto la cui urgenza è dovuta solo ed esclusivamente alla solita mancanza di programmazione di una maggioranza che ormai ha ridotto il consiglio comunale a mera sede di ratifica di atti che vengono approvati all’ultimo, svuotando di fatto i consiglieri di opposizione di facoltà e poteri che gli sono propri”.
Il voto negativo di Filomena Iatì.
“Oggi la II commissione è stata chiamata a prendere atto di un provvedimento corredato da una relazione non esaustiva perché caratterizzata solo ed esclusivamente da riferimenti normativi e che non si attiene alle circolari del MEF né alla giurisprudenza di cui era necessario tenere conto.
Per questi motivi ho espresso convintamente un VOTO NEGATIVO!”.