"Senza 25 aprile", l'iniziativa di Reggio Calabria fa il giro d'Italia e del web

Questa volta l'idea più bella per spiegare il 25 aprile è venuta da Reggio Calabria

Cosa sarebbe accaduto se non ci fosse mai stato il 25 aprile 1945? E cosa potrebbe accadere se mai dovesse tornare l’incubo della soppressione delle libertà e della democrazia?

Reggio Calabria risponde a questi ‘assurdi’ quesiti con un’iniziativa molto forte. Questa mattina infatti sono comparsi, nella città dello Stretto, alcuni manifesti che ricordano proprio il ventennio fascista.

“Questa volta l’idea più bella per spiegare il 25 aprile è venuta da Reggio Calabria”.

Ad affermarlo è Enrico Mentana, il giornalista e conduttore televisivo da sempre interessato alle sorti degli italiani. In occasione della Festa della Liberazione non poteva mancare dunque un suo commento a riguardo.

Anche Repubblica riprende la notizia dando così alla nostra città un posto di riguardo in occasione del 74° anniversario della liberazione dalla dittatura.

Pur non essendo, per molti, una festa importante da celebrare, il significato che si cela dietro questo giorno è di incommensurabile valore e per questo motivo l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria ha pensato di organizzare una sorta di ‘flashback’ in città con le peggiori ipotesi che l’uomo possa immaginare: cosa sarebbe successo ‘senza il 25 aprile’.

Gli esempi sono tra i più disparati e raccapriccianti, soprattutto per chi ha combattuto strenuamente per vedere affermati i propri diritti. Divieto di riunioni in pubblico, scioglimento delle associazioni, la presa di posizione del potestà che esercita le funzioni del sindaco, della giunta e del consiglio comunale, la non segretezza del voto, la reintroduzione della pena di morte, la tassa sul celibato.

Quello che si presenta, oggi, di fronte agli occhi dei reggini più che un ritorno al passato è un vero e proprio scenario apocalittico.

I manifesti in stile fascista affissi dalle istituzioni rimarranno al loro posto per tutta la giornata del 25 aprile per far capire ai cittadini quello che avremmo potuto avere oggi senza la Liberazione. Questo ritorno al passato avrà fortunatamente vita breve, lo stesso però non è per le ripercussione che questo giorno ha, tutt’oggi, sulle vite di ognuno di noi.