Serena Autieri a Catonateatro: “Anche sciopero della fame per sostenere Lillo Chilà” - FOTO

di Anna Biasi - Si conclude la trentaduesima edizi

di Anna Biasi – Si conclude la trentaduesima edizione di Catonateatro con un omaggio di grande rispetto e umiltà alla vita breve di una donna incredibile, Lady Diana, raccontata con intensità attraverso la performance di Serena Autieri. Prima che lo spettacolo abbia inizio la Polis Cultura ha consegnato una lettera alla giornalista Eva Giumbo, con cui l’associazione si mette a nudo, ammettendo che nessun teatro al mondo potrebbe sopravvivere senza contributi per lungo tempo e ringrazia il pubblico per il sostegno ottenuto dopo l’esclusione dei contributi del bando regionale per gli eventi storicizzati, che conduce solo alla strada del fallimento.

Ciò che più indigna, però, è la valutazione, che si può osservare dopo l’accesso agli atti, del direttore artistico, Lillo Chilà, il quale dopo 30 anni di carriera non prende neanche il massimo dei voti.

Al ventennale dalla scomparsa di Diana, Serena Autieri porta a Catonateatro un personaggio incredibile, una principessa triste che combatte un dualismo interiore, un donna amata da tutti e un’anima fragile. Con brani conosciuti come Sound of silence e Wonderful life, bohemian rhapsody e molti inediti scritti appositamente per questo spettacolo, trasforma la rappresentazione in crescita interiore, ricca di emozioni, che dimostra il lavoro intenso ed introspettivo dell’attrice napoletana.

Diana & Lady D è un musical  scritto e diretto da Vincenzo Incenzo con sei ballerine fantastiche con abiti incantevoli di Silvia Frattolillo, le musiche di Maurizio Metalli, la scenografia da premio oscar di Gianni Quaranta, lighting design di Weissbard e coreografie di Bill Goodson.

Lo spettacolo è un inno alle donne, un grido di speranza rivolto soprattutto a coloro che non riescono a parlare, a ribellarsi, in contrasto tra ciò che vivono e ciò che dicono.

Serena Autieri è una completa artista dalla spiccata professionalità, concentrata e metodica, raccolta in sè nel ruolo del doppio personaggio, la madre e l’amante, la maestrina d’asilo e la principessa, che solo la delusione tiene viva.

Da sola la Autieri, affronta il palco e lo strega, appare sicura e fiera. Esprime al meglio le due anime di Diana, uccise con un flash in un giorno qualunque, e mentre Lady D saluta in diretta l’intero pianeta nel matrimonio più fastoso di ogni tempo, Diana nasconde nel velo nuziale la prima lacrima ma niente può contro gli unici ordini: tacere e sorridere.

Riguardo alla vicenda dei finanziamenti, la grandiosa attrice commenta a inizio spettacolo: “Ringrazio Lillo Chilá che da circa 30 anni, con grande passione, sapienza ed entusiasmo cura la parte artistica di Catonatetro, portando nomi illustri in questo festival e trovar persone come lui è davvero difficile; sono amareggiata ma sono sicura che ci sia stato qualche errore, come una svista: sono pronta a fare lo sciopero della fame e sono certa che siano pronti anche miei colleghi perché il teatro ha bisogno di persone come Lillo… non portatecelo via, vi prego”.

Catonateatro deve continuare a vivere. #IoStoConCatonateatro