Il vignaiolo Sergio Arcuri a CityNow: 'La Calabria è una terra generosa'

Il titolare della vigna di Cirò ed inserito nel catalogo dei vini che rispettano il protocollo delle "triple A", ospite nella città di Reggio Calabria

Si è svolto presso l’enoteca “Scrufari Wine and Spirits” l’incontro con uno dei padri della vinificazione naturale in Calabria, già inserito nel catalogo dei vini che rispettano il protocollo delle “triple A (Agricoltori, Artigiani, Artisti)”Sergio Arcuri, il promotore della “Cirò revolution”.

Il maestro vignaiolo si è dimostrato un appassionante divulgatore:

“La nostra azienda ha cominciato a Cirò nel 1880 con il bisnonno Peppe, avendo forte passione per la coltivazione della vite e grande spirito di sacrificio, con semplici attrezzi agricoli, lavorava la terra e trasportava il raccolto con cavalli ed asini. Nostro padre Peppe, nato nel 1931, già a 9 anni al fianco di suo nonno nella coltivazione della vigna, ereditò da lui esperienza e tecnica di vignaiolo, divenendo ben presto innestatore e coltivatore di viti (sono centinaia di ettari di viti innestate da lui con successo nel corso della sua gioventù) nonché qualificato produttore di vino rosso genuino, ricavato da propria uva “gaglioppo” tipica della zona”.

Sergio Arcuri Pubblico

Sergio Arcuri ha “raccontato” durante le degustazioni i protagonisti della serata “Il Marinetto” rosato, “l’Aris” Riserva ed il “Più Vite” Riserva. Diverse annate dei vini arricchite dal “Liberaisensi”.

“Mio padre aprì nel 1973 una sua cantina, continuando le attività di produzione e vendita di vino sfuso, soddisfacendo così le richieste dei clienti sempre più numerosi ed esigenti. Dal 2009, dopo lavori di ammodernamento della cantina paterna, abbiamo avviato l’imbottigliamento del nostro vino. Produciamo sinora un Cirò rosso classico superiore “Aris” ed un rosato “Il Marinetto”, essi nascono da vigneti esclusivamente biologici, di cui due ettari coltivati ad alberello a bassa resa, 60/70 ql per ettaro (un ettaro impiantato nel 1945, l’altro nel 1980), invece circa due ettari sono stati impiantati nel 2005 a cordone speronato”.

Il presente dell’importanza dei vini di Cirò – ha sottolineato Arcuri – è dimostrato dall’attenzione nazionale ed internazionale rivolta nei confronti delle sue produzioni. Custodiamo il lavoro di chi prima di noi ha coltivato la terra e i vigneti con rispetto, impegno e dedizione. Crediamo che il vino debba essere un alimento sano che fa bene alla salute e allo spirito. I vari aneddoti snocciolati quali la sua presenza e commercializzazione in Piemonte ed in America dimostrano la curiosità da parte della vasta platea di assaggiatori e non solo della valenza della sua attività.

Il pubblico pervenuto e molto interessato, ha interagito con il prestigioso ospite ed ha avuto modo oltre all’assaggio e la valutazione dei vini Cirò di degustare prodotti tipici locali tra i quali il formaggio caprino dell’agricoltore Francesco Saccà di Roccaforte del Greco.

Sergio Arcuri Pubblico

Soddisfatto per la riuscita dell’evento il promotore Roberto Scrufari. Il titolare dell’esercizio commerciale ed esperto di vini, ha dichiarato ai microfoni di CityNow:

“Durante i primi incontri “del giovedì” abbiamo dato spazio al nostro territorio ovvero alle cantine di Reggio Calabria, nella giornata odierna al Cirò di Crotone, adesso inizieremo ad espandere la nostra attenzione alle terre di Cosenza. Ci attendono la Francia ed ulteriori spazi oltre frontiera. Per quanto riguarda l’ospite, posso a pieno titolo considerarlo un’eccellenza internazionale, un produttore che rientra in grandissimi riconoscimenti anche all’estero. Ci ha fregiato della sua disponibilità. Il protocollo delle “triple A” è stato inventato da Luca Gargano, impegnato nella distribuzione dei più importanti brand di vini e distillati”.

In conclusione, tutti soddisfatti, il padrone di casa Roberto Scrufari (nella foto in evidenza a sinistra) ha invitato tutti per i prossimi incontri. Sergio Arcuri dal canto suo (nella foto in evidenza a destra) ha sottolineato l’importanza di questi eventi e proposto vivamente una trasferta presso i suoi vigneti.