Servizi psichiatrici a Reggio, rappresentanti CooLap in piazza: 'Risposte immediate da Longo'

Gli operatori dei servizi psichiatrici si appellano alle istituzioni per la mancata ricezione delle spettanze degli ultimi mesi e per risolvere il problema dell'accreditamento delle strutture

Una delegazione del Coordinamento Lavoratori del comparto Psichiatria, questa mattina, è stata ricevuta dal sindaco di Reggio Calabria. All’incontro hanno preso parte anche il vicesindaco metropolitano Armando Neri, il consigliere metropolitano delegato alla Salute Antonino Zimbalatti, il consigliere metropolitano Giuseppe Ranuccio e il consigliere comunale Filippo Burrone. hanno affrontato le problematiche che stanno affliggendo il settore ormai da diversi mesi.

Manifestanti Coolap in piazza a Reggio Calabria

Protesta Cooperative Sociali Piazza Italia Reggio Calabria 1

I lavoratori psichiatrici vivono in una sorta di limbo dal quale sembra impossibile trovare una via di fuga. Per tale motivo hanno deciso di scendere in piazza e chiedere un incontro con le istituzioni. Dal canto suo il sindaco Falcomatà ha espresso massima vicinanza agli operatori del settore psichiatrico. Il primo cittadino ha, inoltre, promesso di provare a contattare il commissario ad acta per la sanità in Calabria. Lo scopo? Porre l’attenzione di Longo sulla gravosa situazione delle cooperative sociali di Reggio Calabria.

“Come Città metropolitana – ha poi proseguito Falcomatà – vogliamo profondere ogni sforzo per favorire il dialogo con la struttura commissariale del dottor Longo, evidenziando i contenuti di questa pacifica protesta e la necessità di sollecitare gli uffici non solo a dare seguito ai pagamenti pregressi, ma anche ad utilizzare questa fase per ragionare insieme all’Asp di Reggio Calabria su indirizzi operativi di lungo respiro, in grado di dare maggiori stabilità e certezze ad un settore che svolge un’opera di grandissimo rilievo e a cui occorre riconoscere dignità e diritti, superando la logica delle misure tampone”.

Zimbalatti ha poi aggiunto:

“La Città metropolitana non ha competenze dirette in materia ma naturalmente è nostra precisa volontà sostenere le legittime rivendicazioni del settore psichiatrico sollecitando l’intervento dei commissari Longo e Scaffidi, soprattutto in ragione della necessità di regolamentare il comparto attraverso una riorganizzazione complessiva che ponga al centro di tutto il paziente”.

Il problema dei servizi psichiatrici

Protesta Cooperative Sociali Piazza Italia Reggio Calabria 2

Le criticità della Regione stanno mettendo in grave difficoltà la capacità operativa dei servizi psichiatrici a Reggio Calabria, nonostante i lavoratori del settore stiano comunque portando avanti il servizio. Il dramma è che questo tragico scenario di precarietà e incertezza “si protrae ormai da quasi trent’anni – hanno spiegato i delegati Coolap. Oggi, il problema tocca da vicino circa 150 operatori di nove strutture psichiatriche del territorio metropolitano per un bacino d’utenza di 180 pazienti. Si tratta di soggetti fragili ai quali i nostri operatori, sia pur tra mille difficoltà, stanno garantendo cure e assistenza adeguate”.

Gli uomini e le donne in protesta a piazza Italia sono stati ricevuti anche dal dott. Oteri, Capo Gabinetto della Prefettura con il quale sono in contatto da diverso tempo ed anche quest’ultimo ha promesso loro l’impegno di arrivare al Commissario Longo. È stato proprio quest’ultimo, così come raccontato dai lavoratori a dire di voler pagare “per prestazione resa”.

“Ma quando? – si domanda Enzo Barbaro (Coolap) presente alla manifestazione. Forse quando non saremo più in grado di andare a lavorare? Noi forniamo un servizio alla persona. Lo Stato ci impone di lavorare, ma non ci riconosce una retribuzione. È come essere lavoratori in nero”.

I manifestanti hanno posto poi l’accento sull’eventualità della chiusura delle strutture psichiatriche presenti sul territorio, altro tasto dolente e ferita aperta della sanità in Calabria.

“Il rischio concreto di far chiudere le strutture psichiatriche – ha spiegato Giuseppe Foti (Coolap) ai microfoni di CityNow – provocherebbe una vera e propria transumanza. Nel momento in cui chiudono togliamo ai pazienti dei punti di riferimento assolutamente essenziali e fondamentali. Stiamo parlando di pazienti psichiatrici. Non possiamo far si che questo avvenga. Chiediamo al Commissario di mettersi una mano sulla coscienza e firmare i documenti senza i quali non riceveremo i soldi necessari per andare avanti nel nostro lavoro. Le nostre cooperative sono no profit che vivono di questi servizi, nel momento in cui i pagamenti saltano non possono garantire l’assistenza necessaria. Noi non ci muoviamo da qua fin quando il commissario Longo non firma la proroga ai servizi. Lui intende pagare per servizi resi, bene, allora noi dobbiamo sapere “come” e “quando” questo avverrà. Deve pagare subito perchè noi siamo fermi a dicembre e in questo modo le cooperative non riescono ad andare avanti”.

L’accreditamento delle strutture

Altro nodo cruciale, nel sistema dei servizi psichiatrici, è quello dell’accreditamento delle strutture. I mancati pagamenti delle spettanze degli ultimi cinque mesi e la necessità di avere risposte dalla Regione e dalle autorità sanitarie non ha fatto altro che ingigantire un divario che, negli anni ha gettato nello sconforto operatori e reggini, ancora una volta costretti ad una sanità “monca”.