Sgombero Torre Nevi, Aloisio: 'Ritardo ingiustificabile. Serve soluzione per i lavoratori'

"Chiediamo - ha detto il Presidente Confesercenti - che con immediatezza sia pubblicato il bando per l’affidamento e la gestione dell’area onde non far saltare la stagione estiva"

“Siamo venuti a conoscenza dai media della chiusura di una delle più importanti attività di ristorazione allocata nel Lungomare Falcomatà. Parliamo della Luna Ribelle, noto locale reggino sito nella Torre Nervi del Lido Comunale”.

A scriverlo, in un post su Facebook, il Presidente di Confesercenti Reggio Calabria, Claudio Aloisio.

“L’attuale gestore, a quanto ci è stato riferito da fonti dell’Amministrazione, da due anni occupava senza titolo gli spazi comunali in forza di un ricorso pendente giunto a conclusione con una sentenza definitiva che ha accolto le ragioni del Comune in merito alla vicenda. In virtù di ciò, con un notevole dispiegamento di forze di polizia, il 17 maggio sono stati posti i sigilli alla struttura e intimato alla società di gestione di liberare i locali. Sgombero avvenuto in totale tranquillità e con la massima collaborazione della società di gestione, come hanno tenuto a sottolineare le stesse forze dell’ordine.

Vogliamo chiarire, in premessa, che Confesercenti Reggio Calabria è, e sarà sempre dalla parte della legalità e della massima trasparenza. Se ci sono delle sentenze definitive, come in questo caso, è un dovere inderogabile farle rispettare senza se e senza ma. Questa posizione, inequivocabile e che non si presta ad alcun fraintendimento, non ci esime però dal fare alcune considerazioni sulla vicenda.

Ci chiediamo, ad esempio, per quale motivo il Comune, dopo due lunghi anni dalla scadenza di quello precedente, non si sia attivato per emanare un nuovo bando che potesse dare la possibilità ai tanti imprenditori che avrebbero potuto partecipare, di gestire in piena legalità la struttura. Perché ad oggi, così come stanno le cose, la Rotonda del Lido, la quale sarà oggetto di un intervento di riqualificazione che, però, sembra che non inizierà nel breve periodo, rimarrà chiusa per tutta la stagione estiva.

Sicuramente questo non sarà un buon biglietto da visita per i turisti e i reggini che, passeggiando per il “più bel chilometro d’Italia”, vedranno un luogo abbandonato a sé stesso che, ovviamente, senza alcuna manutenzione rischia di diventare l’ennesimo “pugno nell’occhio” preda di degrado e vandalizzazione”.

Aloisio ha rimarcato, inoltre, che la chiusura dell’attività porterà “al licenziamento di 32 persone”.

“In una città come la nostra, nella situazione attuale di profonda crisi, 32 famiglie dalla sera alla mattina si troveranno in enormi difficoltà non potendo più contare su un’entrata sicura.

Fermo restando, quindi, la piena legittimità dell’azione portata a termine dall’Amministrazione Comunale riteniamo però non giustificabile un ritardo di due anni nel redigere e pubblicare un bando che avrebbe permesso di mantenere una quantomai indispensabile continuità occupazionale lasciando aperta una struttura che negli anni, soprattutto nel periodo estivo, ha permesso a cittadini e visitatori di poter passare piacevoli serate davanti all’incantevole panorama dello Stretto divenendo un punto attrattivo importante della città.

Ecco perché – conclude Aloisio – chiediamo che con immediatezza sia pubblicato il bando per l’affidamento e la gestione dell’area onde non far saltare la stagione estiva, ponendo in essere tutte le azioni previste dalle norme per consentire di continuare a tenere aperta la struttura così da permettere ai 32 lavoratori di poter mantenere la propria occupazione, disinnescando in tal modo una potenziale “bomba sociale” ed evitando, contestualmente, di privare il Lungomare Falcomatà di uno dei luoghi più frequentati e fruiti da reggini e turisti durante la stagione estiva”.