Canada, uno studio conferma: la sigaretta elettronica aiuta a smettere

Uno studio ha confermato come la sigaretta elettronica possa essere un ottimo dispositivo di supporto nell’ambito di una terapia per la cessione del fumo


Uno studio presentato online il 30 marzo 2020 dall’American College of Cardiology ha confermato come la sigaretta elettronica possa essere un ottimo dispositivo di supporto nell’ambito di una terapia per la cessione del fumo. La ricerca (dal titolo “Efficacy and Safety of E-Cigarettes for Smoking Cessation – E3”), sponsorizzata dal Canadian Institutes of Health Research, è stata condotta da Mark J. Eisemberg (cardiologo del Jewish General Hospital del Quebec e docente di medicina alla McGill University di Montreal) e Anthony A. Bavry.

I dati della ricerca

Lo studio ha utilizzato un campione formato complessivamente 376 persone, tutte coinvolte in una consulenza per smettere di fumare; di queste, 128 hanno utilizzato sigarette elettroniche contenenti nicotina e 127 hanno utilizzato sigarette elettroniche prive di nicotina, continuando ad usufruire della consulenza (di circa cento minuti) mentre le unità restanti del campione (121) hanno proseguito soltanto con il counseling. I partecipanti alla ricerca sono per lo più uomini (53%), hanno un’età media di 52 anni e stati seguiti per 12 settimane (lo studio, in origine, sarebbe dovuto durare molto di più ma è stato interrotto con largo anticipo a causa di problemi relativi alla fornitura dei prodotti necessari). L’unico criterio di inclusione adottato è stato quello di scegliere fumatori attivi che avessero intenzione di smettere di fumare; le persone che hanno preso parte alla ricerca condividevano anche altre due caratteristiche: fumavano circa 21 sigarette al giorno e, in media, fumavano da 35 anni.

I risultati ottenuti

I riscontri emersi dallo studio sono riportati sul sito ufficiale dell’American College of Cardiology: “Il risultato primario, l’astinenza prevalente a 12 settimane, era del 22% nel gruppo delle sigarette elettroniche con nicotina contro il 17% nel gruppo con le sigarette elettroniche senza nicotina contro il 9% nel gruppo di sola consulenza”.

Per quanto concerne, invece, i risultati secondari evidenziati dai ricercatori, è emerso che il numero di sigarette fumate ogni giorno è calato maggiormente nel gruppo con le sigarette elettroniche con la nicotina (8), rispetto agli altri due gruppi (10 in quello che ha fumato sigarette senza nicotina e 14 nel terzo gruppo). Anche il dato sull’astinenza continua si è rivelato significativo: 5% nel primo gruppo, 3% nel secondo e 1% nel terzo.

Sulla base dei dati ricavati, i ricercatori hanno estrapolato la seguente interpretazione: “Tra i fumatori attivi, il trattamento con sigarette elettroniche alla nicotina abbinate alla consulenza è risultato più efficace rispetto alla sola consulenza. Le sigarette elettroniche senza nicotina con la consulenza ha avuto un effetto più modesto, comparato alla sola consulenza. Nonostante i miglioramenti, l’astinenza continuativa è rimasta bassa per tutti i gruppi”.

Seppur limitato, lo studio condotto dall’American College of Cardiology rappresenta un piccolo ma significativo passo in avanti verso un cambiamento di atteggiamento verso la sigaretta elettronica che, specie in America, non gode di fama particolarmente positiva. I fatti di cronaca dell’autunno scorso, spesso male interpretati dai media, hanno contribuito ad alimentare la disinformazione attorno al tema delle sigarette elettroniche e dei loro effetti sulla salute dei fumatori. L’epidemia di patologie polmonari diffusasi negli Stati Uniti alla fine del 2019 è stata in larga parte attribuita ad un uso improprio o irregolare dei dispositivi da svapo (su tutti, l’utilizzo di liquidi contenenti un olio al THC) che, a sua volta, è imputabile alla scarsa regolamentazione del mercato. In Europa, ed anche in Italia, la situazione è ben diversa, grazie alle norme – piuttosto severe – che regolano la distribuzione dei prodotti. I liquidi, in particolare, sono tra i prodotti del Monopolio di Stato e pertanto possono essere venduti solo da rivenditori autorizzati dall’Agenzia per le Dogane e i Monopoli, siano essi store online come www.vaporoso.it oppure negozi fisici specializzati in articoli per il consumo di tabacco.

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