Esodo dei calabresi, Spirlì ospite di Fazio: 'Se amate questa terra, per ora, state lontani'

L'intervista del Presidente facente funzioni della Regione Calabria ai microfoni di Rai 3

Il Presidente facente funzioni della Regione Calabria torna in televisione, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Nel corso dell’intervista su Rai 3, andata in onda ieri sera, domenica 6 dicembre, Spirlì ha riassunto la situazione calabrese.

Spirlì ospite di Fazio a “Che tempo che fa”

“Al momento siamo colorati di arancione. Qualche Comune l’ho colorato io di rosso in seguito ad un aumento dei contagi. Adesso siamo in attesa delle decisioni che il governo prenderà”.

L’esodo dei calabresi al nord

Così come avvenuto la scorsa primavera, durante il primo lockdown e quest’estate con l’arrivo delle ferie, la Calabria alle porte del Natale si apprestano ad accogliere i suoi figli sparsi in tutto il mondo. A causa delle restrizioni previste dall’ultimo Dpcm tanti non potranno farvi ritorno, ma tanti altri, invece, hanno i bagagli già pronti. Inevitabilmente, l’esodo fa un po’ paura in una regione dalla sanità commissariata, divenuta zona rossa a causa della mancanze di strutture e personale sanitario con cui far fronte all’emergenza.

“Durante la prima famosa ondata della primavera scorsa, con noi c’era ancora Jole Santelli. In quell’occasione mi chiese di firmare una lettera rivolta ai nostri corregionali che sono sparsi per tutta l’Italia e l’l’Europa. Allora li invitavo, per amore, a rimanere lontani. Oggi rinnovo questo invito, se volete bene a questa terra restate da lontano, per ora”.

Spostamenti tra Comuni: il fronte unico dei Governatori

Spirlì non ha dubbi anche sul tema degli spostamenti tra Comuni che, in questi giorni, ha fatto non poco discutere tutti i Governatori d’Italia, da nord a sud.

“Mi devo affiancare a tutti i governatori quando si parla dei piccoli comuni che vengono isolati”.

Una nuova questione meridionale

De Luca è preoccupato che i fondi dell’Unione Europea vengono destinati principalmente al nord. Cosa ne pensa, invece, Spirlì?

“Vorrei evitare di aprire una questione meridionale nuova. Spero che le forze politiche di oggi siano diverse e si tengano alla larga dalle disattenzioni di tanto tempo fa, per cui mi piacerebbe che questo non dovesse accadere. Ma questo dipende dalla forza che ci mettiamo noi a farci sentire, rispettare ed alla disponibilità di un governo che molto spesso è sordo”.

Il lavoro con il nuovo commissario alla sanità

“Con il commissario Longo ci incontriamo tutti i giorni, stiamo lavorando fianco a fianco. Stiamo lavorando bene. E questa è una cosa buona per i calabresi, perché significa che regione e il governo nelle due figure del presidente della regione e della giunta regionale e del commissario ad acta stanno finalmente lavorando insieme. Questa è una cosa buona. Il fatto che la sanità sia stata commissariata in Calabria da 10 anni è tutt’altra cosa. Come lei, sono consapevole di tutta una serie di connivenze tra mafie e massonerie deviate e non e malapolitica. Il fatto che all’epoca sia stata commissariata, non mi ha scandalizzato più di tanto. Il problema è che il commissariamento non è servito a nulla, perché il commissariamento ha peggiorato la situazione della sanità calabrese, tant’è che non sono non è stato risolto nulla dal punto di vista ragionieristico, ma è peggiorato tutto da un punto di vista sanitario gli ospedali chiusi abbandonati. Oggi la gente muore per strada, nel senso muore viaggiando verso il Nord dove spera di potersi far curare. Caso strano, quando arriva al nord si fa curare da medici calabresi”.

 Controlli durante le festività

Spirli ha concluso la sua intervista a “che tempo che fa” con una riflessione sulle forze che il Governo intende mettere in campo nei giorni di festa:

“I 70.000 agenti che saranno messi in campo in 3-4 giorni di questo di questo periodo, forse sarebbe stato meglio metterli in campo in tutti questi mesi per aiutare la gente anche con una piccola forzatura a rispettare le regole”.