Stilo accoglie Falcomatà: incontro con cittadini e amministratori
"Il centrodestra ha letteralmente dimenticato la Locride e non possiamo barattare il diritto alla salute con i voli Ryanair"
20 Settembre 2025 - 14:49 | Comunicato Stampa

In tanti, tra cittadini, amministratori e iscritti ai circoli del Partito democratico, si sono ritrovati in Piazza Matteotti, a Stilo, per sostenere la candidatura di Giuseppe Falcomatà, capolista del Pd alle elezioni regionali dei prossimi 5 e 6 ottobre.
Un momento di confronto promosso da Gianluca Franco, esponente del Pd di Stilo, e coordinato da Matteo Cuomo, i cui temi hanno approfondito i problemi e le potenzialità della Vallata dello Stilaro, conclusosi con l’inaugurazione della segreteria politica territoriale di Falcomatà.
Falcomatà, dunque, non ha deluso le attese, riscuotendo ampi consensi, raccogliendo ogni spunto dei cittadini, rispondendo con la sua visione di Calabria e spiegando i motivi che l’hanno spinto ad accettare l’invito a scendere in campo al fianco del professore Pasquale Tridico. In prima fila, a sostenerlo anche i sindaci di Bivongi e Roccella Jonica, Grazia Zaffino e Vittorio Zito, amministratori e cittadini di Camini, Monasterace e di un’ampia parte di un territorio dimenticato e penalizzato.
«A distanza di pochi mesi – ha ricordato Falcomatà – torno nella Vallata dopo il bellissimo incontro a Bivongi, dove abbiamo parlato dell’impegno della Città Metropolitana riguardo all’impianto sportivo ed al centro civico. Credo che il modo per affrontare questa campagna sia proprio quello di rendere e continuare a rendere la nostra Città metropolitana protagonista anche in Regione».
Circostanza che, secondo Falcomatà, «purtroppo non si è concretizzata in anni in cui, la Regione Calabria, ha rappresentato una “Regione straniera”». L’elenco è lungo, a partire dalla mancata attribuzione delle deleghe alla Città Metropolitana: «E’ fra le battaglie principali da portare avanti, consapevoli che la vittoria del centrosinistra e del presidente Tridico tradurrebbe in realtà immediata, su nostra richiesta, quello che è un obbligo di legge, fino ad oggi eluso da Roberto Occhiuto per questioni di mera, cinica e dannosa appartenenza politica».
«Il presidente uscente – ha spiegato – ha privilegiato gli interessi di schieramento a discapito dei territori ed ha privato i 600 mila cittadini della Città metropolitana di decine e decine di milioni di euro andate, evidentemente, su altro».
Il nodo più consistente restano, comunque, la Sanità ed i Trasporti che, secondo Giuseppe Falcomatà, «rappresentano il vero fallimento della presidenza Occhiuto». «Sulla Sanità – ha detto – non ci sono albi. Da ‘SuperCommissario’, persino alla ricostruzione degli ospedali, avrebbe dovuto far sì che la Regione fosse consequenziale al diritto alla salute per il territorio.
Cosa che non c’è stata perché il 118 ha difficoltà, le ambulanze circolano senza medici a bordo lungo strade dissestate, le guardie mediche chiudono, i giovani preferiscono non partecipare a concorsi poco convenienti ed i medici cubani, che dobbiamo ringraziare per il lavoro che fanno, stanno andando via. Il diritto alla salute, per i calabresi, non viene garantito perché si è privilegiato il privato rispetto al pubblico. Questo è fallimento maggiore».
Un disastro che si unisce ad una politica delle infrastrutture e dei trasporti inesistente: «La Regione è tagliata fuori da ogni investimento di settore. Come Città Metropolitana, inascoltati, abbiamo più e più volte avanzato esigenze e richieste, sia al presidente Occhiuto sia al Ministero per le Infrastrutture Matteo Salvini, rispetto all’elettrificazione della ferrovia, al raddoppio del binario, all’ammodernamento della Statale 106, alla realizzazione di infrastrutture fondamentali come la Bovalino-Bagnara che darebbero slancio ai territori, evitando lo spopolamento delle aree interne piegate dalla carenza endemica dei cosiddetti collegamenti a pettine. Nulla di tutto questo è stato fatto. La Regione ha fallito e non ha realizzato alcunché per le nostre comunità».
«Piuttosto – ha affermato Falcomatà – abbiamo sogno di un’alternativa di centrosinistra e progressista guidata da Tridico. E lo dobbiamo fare con le ragazze e i ragazzi calabresi. Dobbiamo recepire le loro istanze, starci in mezzo, evitare di commettere gli stessi errori di chi ha pensato, fino ad oggi, di affrontare i problemi dei giovani senza alcun tipo di confronto».
«Questo scollamento – ha concluso Falcomatà – crea distacco e distanza che si traduce in un forte astensionismo alle urne. Queste elezioni, dunque, devono parlare al presente, ma soprattutto al futuro della nostra Calabria. Parlare coi giovani significa creare opportunità per chi ha voglia di continuare a studiare qui, di restare o di tornare dopo un’esperienza fuori dai nostri confini».
Per il sindaco di Bivongi, Grazia Zaffino, ci sono pochi dubbi: «La Città Metropolitana è sempre stata vicina al nostro paese. Soltanto due mesi fa, Giuseppe Falcomatà è stato al Comune per presentare opere fondamentali per il territorio, mostrando un’attenzione per noi inedita e troppo importante. La mia testimonianza diretta, quindi, mi porta a dire come il sindaco metropolitano rappresenti una persona che interpreta bene le esigenze dei territori e delle comunità».
A sostegno di Falcomatà anche Vittorio Zito, sindaco di Roccella Jonica: «Il centrodestra ha letteralmente dimenticato la Locride e non possiamo barattare il diritto alla salute con i voli Ryanair, oltretutto in scadenza a dicembre 2026. È importantissimo votare per Falcomatà e Tridico per lanciare un segnale forte al Governo che continua con la storiella del Ponte, mentre approva l’Autonomia differenziata coi nuovi Lep che penalizzano il Sud. Giuseppe Falcomatà è stato il primo sindaco metropolitano che ha dimostrato di essere un bravo amministratore pur senza le deleghe ingiustamente trattenute dalla Regione. Ecco, la Regione ha bisogno di gran bravi amministratori».