Storia e benefici della sigaretta elettronica

Trattandosi di un prodotto relativamente giovane, non si hanno ancora evidenze scientifiche circa la sicurezza della sigaretta elettronica. Ma è davvero utile per smettere di fumare o i suoi benefici sono sopravvalutati? Vediamo di capirci…

Quello delle sigarette elettroniche è un fenomeno in larga diffusione nella maggior parte dei paesi europei, inclusa l’Italia. Sono infatti triplicati gli utilizzatori italiani di e-cig negli ultimi tre anni e oggi ammontano a circa 1.700.000 persone.

Questo spiega il rapido sviluppo del mercato di questa tipologia di prodotti, come sigarette elettroniche, ricariche, liquidi e accessori, che vengono trattati da un numero sempre crescente di negozi fisici e online. Così, ad esempio, Terpy.it, punto di riferimento del settore, dove non soltanto potrai facilmente reperire una sigaretta elettronica a buon prezzo, ma troverai anche tutti gli accessori per svapo di cui necessiti.

La storia della sigaretta elettronica in breve

La sigaretta elettronica è un dispositivo che permette di inalare vapore ottenuto da un liquido aromatizzato, dando una sensazione simile a quella di una sigaretta tradizionale, senza subire i danni causati dal processo di combustione della sigaretta.

Nata dall’esigenza dei fumatori di liberarsi dal vizio del fumo, questo dispositivo è pensato per simulare e sostituire le sigarette, sia nel loro utilizzo che nell’aspetto. Il suo uso permette, infatti, di ricevere la nicotina di cui l’organismo ha bisogno senza incorrere nelle crisi d’astinenza.

Ma ripercorriamo le principali tappe evolutive che hanno caratterizzato questa tipologia di prodotto.

La prima sigaretta elettronica è stata messa a punto dal farmacista cinese Hon Lik nei primi anni 2000 e si è diffusa nel giro di pochi anni in tutto l’Occidente.

All’origine, le e-cig erano basate su una tecnologia ad ultrasuoni alimentata da batterie al litio intercambiabili. La loro peculiarità era la forte somiglianza alle sigarette tradizionali; erano persino dotate di una luce a led per simularne la combustione, ma ovviamente il vapore acqueo sostituiva il fumo prodotto dalle sigarette.

Da qui il passaggio successivo fu l’introduzione del personal vaporizer, un dispositivo di vaporizzazione dotato di un atomizzatore. Il liquido, vaporizzato attraverso l’atomizzatore, poteva contenere nicotina in diversi dosaggi e poteva avere vari sapori in alternativa al gusto del tabacco.

Dal personal vaporizer si è poi passati ai modelli ad ultrasuoni capaci di nebulizzare il liquido in essi contenuto grazie a vibrazioni ultrasoniche.

I presunti benefici delle sigarette elettroniche

Da quanto detto sinora si evince come la sigaretta elettronica sia un prodotto relativamente giovane, la cui diffusione è cominciata solo a partire dal 2006.

Pertanto, al momento mancano dati affidabili sulla sua efficacia e sicurezza. In particolare, non è ancora chiaro in che misura il suo uso comporti rischi per la salute, soprattutto nel lungo periodo, né siamo in grado di valutarne l’efficacia in relazione all’abbandono del fumo.

Partiamo dall’efficacia delle e-cig. Le informazioni raccolte in questi primi anni di ricerca sembrano confortanti per tutti coloro che sono intenzionati a perdere questo deleterio vizio. Sembrerebbe infatti che gli utilizzatori di e-cig hanno maggiori probabilità di smettere di fumare rispetto a chi si affida ai farmaci sostitutivi della nicotina (come cerotti e gomme da masticare).

Questa evidenza emerge da uno studio inglese pubblicato su New England Journal of Medicine, il quale, dunque, ne confermerebbe l’efficacia, se pur limitatamente al confronto con altri metodi convenzionali.

Da notare che il Regno Unito è secondo solo agli Stati Uniti per numero di utilizzatori di e-cig. Questo perché le autorità britanniche hanno incentivato l’uso di questi dispositivi come parte di una politica di prevenzione dei danni causati dal fumo.

Vediamo ora quali sono i possibili benefici derivanti dall’utilizzo di questo prodotto. Ci possono essere, infatti, vantaggi sia nel breve termine che nel lungo termine.

Per chi ha da poco iniziato ad usare questi dispositivi sembrerebbero evidenti i benefici sul proprio stato di salute. Tra questi, sicuramente, si segnala un generale miglioramento della capacità respiratorie, di solito danneggiate dal fumo di sigaretta. La funzionalità respiratoria aumenta, si riduce la tosse e così la produzione di muco ed espettorato e anche l’irritazione dei recettori del gusto e dell’olfatto (si tornano a sentire sapori e odori).

Si affievolisce, poi, quella sensazione di pesantezza al petto e di fiato corto. Come è facilmente intuibile, infatti, gli utilizzatori di e-cig hanno più fiato rispetto ai fumatori e dunque possono dedicarsi all’attività fisica senza subire un eccessivo affaticamento (in parole semplici è più facile dedicarsi allo sport).

Per poter beneficiare dei vantaggi sulla salute appena descritti è però importante usare le e-cig nel modo appropriato. In sostanza, questo significa rispettare delle regole basilari che aumentano le probabilità di successo nella transizione da fumatori a non fumatori.

Sul punto, la prima cosa da chiarire è che l’efficacia, in termini di abbandono del fumo, è subordinata all’eliminazione delle sigarette tradizionali. Il consumo cosiddetto duale (sigarette normale ed elettroniche), chiaramente aggrava i problemi di salute ed elimina tutti i benefici appena descritti.

Se ci si vuole liberare definitivamente dal vizio del fumo, occorre poi diminuire progressivamente la quantità di nicotina presente all’interno dei liquidi per e-cig e in un periodo di tempo relativamente limitato.

Se si toglie la nicotina troppo presto si può ricadere in una crisi d’astinenza, mentre se si aspetta troppo tempo diventa sempre più difficile perdere il nuovo “vizio”. Si stima infatti che l’80% di coloro che usano le e-cig per smettere di fumare, continua a usare questi dispositivi a distanza di un anno.

Se anche seguendo in modo ferreo queste regole i risultati tardano ad arrivare può rivelarsi utile rivolgersi ai centri antifumo per intraprendere terapie mirate, generalmente basate su farmaci sostituivi della nicotina, che possono agire in aggiunta o in alternativa alle sigarette elettroniche.