Studenti reggini presentano fumetto sulla 'Ndrangheta

"La ’ndrangheta è anche femmina... e non è bella", il titolo del fumetto realizzato dagli studenti del Liceo 'Pizi' di Palmi

Il 24 Maggio, presso l’Auditorium dell’Istituto d’Istruzione Superiore “N.Pizi” di Palmi, si è svolta la presentazione dell’opera a fumetti ispirata ad una storia di affido di minore appartenente a una famiglia di ’ndrangheta.

Il fumetto, dal titolo La ’ndrangheta è anche femmina… e non è bella, è stato realizzato dagli studenti del Liceo Scientifico, prendendo spunto dall’omonimo volume del Dott. Giuseppe Laganà, psicologo e psicoterapeuta, membro associato della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia, dell’Adolescenza e della Coppia.

L’autore, avendo analizzato negli anni della sua lunga attività, ruolo e funzioni della donna all’interno delle famiglie di ‘ndrangheta, ha raccolto nel suo libro il racconto delle esperienze di coppie che hanno sperimentato l’affido familiare di minori appartenenti a famiglie di ’ndrangheta.

E’ sembrata un’ottima idea agli studenti del “Pizi”, guidati dal docente di Disegno e Storia dell’Arte, Prof. Francesco Maria Ferrari, realizzare le Tavole di fumetti consequenziali con cui compendiare scene e messaggi estratti dall’opera madre del Dott. Laganà.

L’evento è stato presentato al pubblico dalla Dirigente Scolastica, Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, alla presenza degli ospiti relatori, quali: l’autore, il Dott. Giuseppe Laganà; l’Editore Michele Falco; Don Pino De Masi, in rappresentanza dell’Associazione “Libera”; il Garante Metropolitano per l’Infanzia, il dott. Mattia Emanuele e, naturalmente, il docente che ha ideato e organizzato il lavoro degli studenti, il Prof. Francesco Maria Ferrari.

“Grande è la forza del disegno e molto di più perché sviluppato in seno a lavori di gruppo tra studenti di diverse fasce d’età che, uniti in team di esecuzione delle Tavole dei fumetti presenti nel volume oggi presentato, hanno potuto riflettere sul tema in oggetto in modalità diversa dalla consueta lezione frontale.

Questo lavoro finale sancisce che la cultura, nei suoi mille aspetti e nelle sue diverse modalità di presentazione e discussione, unisce e può sconfiggere la negatività, in questo caso, della delinquenza. Il prodotto è proprio questo volume che si presenta come esempio di unione tra libro “classico” e fumetto”. Con queste parole la Dirigente ha sottolineato la pregnanza del fumetto, sintesi di fatica e raccordo tra studenti e docente nel corso di due anni.

La scelta di proporre agli alunni del nostro Istituto un tema così forte, come quello dei bambini tolti alle famiglie mafiose e portati fuori regione, è scaturita dalla finalità di seguire un percorso di Cittadinanza Attiva di più facile approccio con i giovani, qual è quello delle strisce disegnate.

Studiando le sembianze, le inquadrature, rielaborando testi e dialoghi, disegnando ed inchiostrando, realizzando il layout finale con le scritte nei ballon, fino alla reinterpretazione grafica della copertina, gli studenti con caparbietà hanno portato a compimento un lavoro già iniziato l’anno scorso, meditando molto e molto discutendo sul tema oggetto dell’opera”. Questa la motivazione presentata dal docente Ferrari per la scelta tematica fatta a suo tempo, con la selezione del volume di Laganà da “ridurre” a fumetto.

Alla fine della presentazione, è stato possibile acquistare una copia autografa dal Dott. Laganà.