'Sulla mia pelle', tatuaggi gratis per le donne vittime di violenza: 'Siete voi il sesso forte'

"Oggi è una giornata di riflessione e non di festa, donne vittime di violenze e discriminazioni che ci devono far indignare", le parole di Giusi Princi

Presentata a Reggio Calabria, nel giorno dedicato alle donne, ‘Sulla mia pelle’, iniziativa a cura del Consiglio Regionale, della Giunta e di Civitas.

Durante la tavola rotonda è stata presentata l’iniziativa promossa in collaborazione con i tatuatori della Calabria, che darà la possibilità alle donne vittima di violenza di potersi tatuare gratuitamente per coprire le cicatrici.

Intervalli nel corso dell’evento curati dal laboratorio teatrale del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria, brani invece a cura degli studenti del Liceo Musicale Tommaso Gulli di Reggio Calabria

La volontà di mettere in campo azioni concrete, questo l’impulso che ha guidato l’istituzione regionale come assicurato dalla vice presidente Giusi Princi.

“L’anno scorso l’8 marzo abbiamo presentato la legge sulla discriminazione, quest’anno l’iniziativa ‘Sulla mia pelle’, che vede la creatività e l’arte a sostegno delle donne vittime di violenze, aiutandole a metabolizzare il dolore e avviare il percorso di riscatto. Ringrazio i tatuatori che hanno sposato questa campagna e con i loro tatuaggi gratuiti copriranno le ferite delle donne.

È bello che proprio giorno 8 marzo parta dalla Calabria un messaggio unitario di sensibilità e di sostegno alle donne vittime di violenza anche attraverso l’arte e la creatività.

Oggi è una giornata di riflessione e non di festa, rispetto a tutte le discriminazioni di cui ancora oggi sono vittime le donne e che ci devono far indignare”, le parole di Giusi Princi.

Proiettato nella sala del consiglio regionale un documentario che ha ricordato alcune donne che hanno inciso nella storia dell’umanità, toccante la poesia letta da una giovane studentessa del Liceo ‘Vinci’ in favore delle donne iraniane.

Il consigliere regionale Domenico Giannetta ha portato i saluti del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, assente perché impegnato a Roma con i lavori della plenaria della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative regionali.

“Consentitemi di rivolgere gli auguri più sinceri a tutte le donne. E’ mia opinione che la Calabria e l’Italia avrebbero meno squilibri e diseguaglianze sociali e tutto, in ogni settore, potrebbe funzionare molto meglio, se ci si avvalesse di più, e con i giusti riconoscimenti economici e sociali, delle abilità, dell’intelligenza e del punto di vista femminile.

Voglio inoltre rivolgere, a nome mio e del Consiglio regionale i sentimenti di solidarietà incondizionata – associati alla speranza che la pace abbia il sopravvento sulla guerra – alle donne ucraine che vivono in Calabria e in Italia e a tutte le donne del popolo ucraino che sta coraggiosamente resistendo all’aggressione violenta dell’esercito russo”, ha evidenziato Giannetta.

Il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, ha sottolineato l’importanza di sostenere le donne lungo tutto il percorso, che non si arresta ma anzi inizia con le violenze subite.

“Dopo la denuncia il percorso di sostegno va avanti e richiede impegno di tutte le associazioni e istituzioni. Le vittime donne di violenza  non possono tornare a casa e riprendere la vita di prima, hanno bisogno di supporto psicologico e morale ma anche logistico e questo richiede mezzi. Denunciare la violenza non può che liberare dalla colpevolizzazione, solo chi commette violenza lo è. Fate capire con forza -il messaggio di Bombardieri a tutte le donne- che dovete farvi rispettare”.

La tavola rotonda, moderata da Daniela De Blasio presidente Lidu Reggio Calabria, ha visto la toccante testimonianza di Emanuela De Vito  e gli interventi di Francesca Di Landro presidente CPO giudiziario Corte d’Appello di Reggio Calabria, Caterina Asciutto presidente giunta esecutiva Nazionale ANM di Reggio Calabria, Paola Carbone consigliera di parità Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’assessore Comunale Irene Calabrò e Simona Caracciolo di Civitas.

Conclusioni affidate a Luciano Gerardis di Civitas.

‘Generalmente, si vuole identificare la donna come sesso debole. Forse dal punto di vista muscolare o della struttura fisica è così, ma in realtà è il sesso forte. Le donne -assicura Gerardis-fanno vedere un coraggio e un impegno che noi uomini non siamo in grado di esprimere. La mia esperienza, professionale e personale, mi ha fatto capire come solo le donne hanno la forza di reagire.

In tutte le istituzioni, le donne ricoprono con merito ruoli di vertice. Abbiamo avuto anche ministro giustizia donna di recente. In questa città c’è una trama sommersa di associazioni, dirigenti e molto altro che si muove attraverso le donne”.