Ternana, Bandecchi: 'I tifosi? Mi dispiace non potergli proibire di venire allo stadio'

"Non sono più disposto ad accettare l’arroganza di chi non ha capito niente nella vita. Voglio la A"

Torna a parlare il presidente della Ternana Stefano Bandecchi, scagliandosi contro i tifosi rossoverdi e spiegando il perchè di alcune sue scelte. Di seguito le dichiarazioni riportate da tuttoB.com:

“A Terni hanno scritto su tutti i muri “Bandecchi vattene”, sporcando l’intera città. Io non chiederò mai scusa ai tifosi, mi dispiace non potergli proibire di venire allo stadio, ma nessuno deve darmi più fastidio. Sono andato a parlare con loro dopo la sconfitta con il Cittadella perché mi hanno chiamato, altrimenti mi avrebbero detto che ero uno snob strafottente che guadagna 4 milioni e gira in elicottero. Per risposta mi hanno minacciato, tirato oggetti e sputato, io non sono ipocrita, reagisco da uomo. Sono intelligente con gli intelligenti e cattivo con i cattivi. Per me il mondo si divide in pecore e lupi, fino a oggi ai lupi abbiamo dato troppo spazio. Fortunatamente esistono anche i cani da pastore, quelli che da soli reagiscono in difesa delle proprie cose. Io sono così, anche con la Ternana. Non sono più disposto ad accettare l’arroganza di chi non ha capito niente nella vita. Basta. Sapete perché abbiamo vinto il campionato durante il Covid? Perché lo stadio era vuoto. La promozione è l’unico motivo per cui non ho ancora ceduto il 100% della Ternana. Noi torneremo in Serie A, per forza. Adesso siamo a due punti dai playoff e sono certo che il ritorno di Lucarelli abbia già portato un’aria nuova. A Palermo abbiamo giocato benissimo e a fine partita l’ho visto abbracciare tutti. Cristiano ha ritrovato l’empatia della stagione della promozione in B: l’aveva persa, gli mancava la scintilla magica, il fuoco sacro, per questo l’ho mandato un po’ in vacanza. Con lui vinceremo e non escludo accada già quest’anno”.