I tifosi vogliono Bandecchi. Praticò: 'Bisogna lasciarli lavorare e giudicarli dai risultati'

Furiosa reazione della tifoseria, l'ex dirigente della Reggina: "Non conosco nessuna delle due cordate"

Si ribella buona parte della tifoseria alla decisione presa dal sindaco f.f. Paolo Brunetti, rispetto all’assegnazione a favore de “La Fenice Amaranto“, pronta ad iscrivere la società al prossimo campionato di serie D. Sicuramente una scelta impopolare che sta provocando forti reazioni e motivata dal primo cittadino, dalla consistenza dei contenuti all’interno del progetto presentato, nonostante l’evidente forza economica superiore di Stefano Bandecchi, seppur dentro quella che sarebbe stata la nuova società, al 50%.

Lo stesso Brunetti ci ha tenuto a precisare che all’interno della Commissione c’erano pareri differenti (a questo punto è facile pensare che oltre al delegato Giovanni Latella che lo ha dichiarato in conferenza stampa, ci fosse “all’opposizione” anche il sindaco f.f. Versace), ma nonostante questo si è preferito intraprendere questo percorso. Abbiamo chiesto all’ex vicepresidente della Reggina Peppe Praticò il suo punto di vista:

“Brunetti persona seria e intelligente”

Tenuto conto che nessuno di noi conosce ancora i contenuti delle due proposte, ritengo comunque il sindaco Paolo Brunetti una persona intelligente, capace e seria e mai avrebbe scelto un gruppo se non fosse stato convinto del progetto presentato nell’esclusivo interesse della Reggina e di Reggio Calabria. Non conosco nessuno della cordata ‘La Fenice Amaranto’, ho seguito la conferenza di ieri sera e secondo me si sono presentati in maniera pragmatica e umile.  Il Direttore Ballarino non ha nascosto le ambizioni ma ci ha tenuto a chiarire che solo remando dalla stessa parte si possono raggiungere gli obiettivi. Non conosco neanche Bandecchi, tranne la sua forte disponilita finanziaria, ma non mi ha convinto con interventi fuori luogo e populisti che stanno producendo grandissime discussioni tra i tifosi tanto da creare due fazioni. La Reggio calcistica ha bisogno di rimanere uniti per risorgere.

La Fenice Amarantoè la società che le istituzioni hanno scelto per portare avanti la storia ultracentenaria della Reggina e pertanto io a prescindere dalle chiacchiere da bar, continuerò a tifare per la Reggina e per chi decide di investire denaro sul nostro territorio, bisogna lasciarli lavorare e giudicarli dai risultati. 
Il budget messo a disposizione è congruo per lottare per le prime posizioni anche se fare la squadra oggi sarà molto impegnativo. 
Stadio e Centro sportivo sono fondamentali per poter svolgere l’oggetto sociale e conseguire l’obiettivo di tornare subito tra i professionisti. Non è possibile fare calcio senza strutture. 
Sono molto disturbato da alcuni commenti e dichiarazioni che stanno condannando il nuovo corso prima ancora di compiere il primo passo ufficiale nel mondo del calcio, vedo un isterismo totale mentre fino ad un mese fa abbiamo creduto a chiacchieroni e falsi miti che senza pietà ci hanno accompagnato alla scomparsa riempendoci di frottole. 
Rispetto a marchio, logo e quant’altro legato alla nostra storia, la nuova proprietà ha dichiarato di voler provvedere nei tempi utili e con le modalità necessarie. 
Vorrei chiudere con un appello: abbonatevi in massa per sostenere la Reggina in questa nuova rinascita, le divisioni non hanno mai portato a nulla. Forza Reggina“.