Toti a Reggio apre la campagna per le Regionali: 'Calabria e Liguria, due popoli uguali'

Il Governatore lancia l'idea di un modello Genova applicabile anche alla Calabria per rilanciare lo sviluppo della Regione attraverso i fondi del Recovery

“Abbiamo esigenza di far ripartire una parte di paese, che include la Calabria, senza il quale sarà impossibile far ripartire il resto”.

È questo l’esordio del discorso di Giovanni Toti, presente questa sera a Reggio Calabria, in occasione dell’apertura della campagna elettorale di “Cambiamo!” per le prossime elezioni regionali.

La campagna elettorale di Toti a Reggio Calabria

Cambiamo 1

“È chiaro che lo sviluppo deve partire dalle Regioni che possono crescere più in fretta. Abbiamo risorse infinite dalla cultura passando per il turismo, dobbiamo metterle a frutto attraverso lo sviluppo delle infrastrutture e delle tecnologie, investimenti e formazione delle persone”.

È questo il progetto che il presidente della Regione Liguria vuole mettere in atto attraverso il movimento “Cambiamo!” che, grazie alla presenza del consigliere Saverio Anghelone ha messo radici, già dallo scorso anno anche nella città dello Stretto.

“Le elezioni regionali che si svolgeranno in Calabria – ha aggiunto Toti – sono fondamentali. Una pietra miliare, non dimentichiamo che il Consiglio e la Giunta che si andranno a formare gestiranno i fondi che arriveranno da qui ai prossimi anni. Anni in cui o questa Regione decolla verso il futuro in modo definitivo e netto, oppure perderà la più grande occasione che ha avuto dal dopoguerra ad oggi”.

Cambiamo!

Giovanni Toti

“Qui stiamo riunendo, così come fatto in tutta Italia, le migliori energie politiche, le migliori energie civiche – ha spiegato il Governatore alla stampa locale, presente all’Hotel Excelsior per l’occasione. Cambiamo! è uno schieramento che si sta espandendo ed oggi “ingloba” anche il movimento “Coraggio Italia“. Lo porteremo avanti in queste elezioni proprio perché la nostra idea è quella di dare a questo paese una classe dirigente capace con le idee chiare anche al fianco degli amici del centrodestra senza confondere le idee con altri partiti”.

Toti ha illustrato, anche, quella che secondo lui è la forza trainante del centrodestra:

“La somma di tutte le individualità è la forza di questa coalizione. Se c’è qualcuno che ha saputo mettersi insieme, quelli siamo proprio noi, non affezionati ai marchi, alle poltrone, siamo per allargarci ma in modo serio dove prima vengono i programmi, i progetti, le regole dello stare insieme”.

Il modello Genova-Liguria

Nei suoi viaggi su e giù per l’Italia, Toti promuove stesso quel modello GenovaLiguria che hanno permesso alla città ed alla Regione di essere al centro del dibattito nazionale. Un metodo che, secondo il presidente, potrebbe facilmente adattarsi alla Calabria.

“Io vengo da Genova, uno dei luoghi dove si producono più imbarcazioni del mondo, mentre in Italia abbiamo un Sud senza marine resort, quindi luoghi dove stare pur avendo infinite chilometri di costa. Se il paese non inverte questo banale esempio siamo destinati al fallimento”.

Cultura, turismo, agricoltura, enogastronomia, tutto quello che non è de-localizzabile per Toti è ciò che fa dell’Italia una potenza assoluta.

“La sinergia che il Sud può dare al resto dell’Italia è davvero impressionante. Ritornando all’esempio degli yacht, noi li produciamo ma sappiamo benissimo che poi vanno a navigare altrove perché non abbiamo le infrastrutture per ospitarle. Il nostro Pil in riferimento al turismo è del 10%, siamo stati superati da Spagna e Francia”.

L’inversione di rotta, per il Governatore, è improrogabile:

“Nei prossimi 5 anni o c’è una svolta o è inutile parlare di sviluppo del Sud se poi ci investiamo soldi che non vengono spesi. Calabria e Liguria sono due popoli uguali. Mi riferisco alle infrastrutture da migliorare, ai grandi porti di Genova e Gioia Tauro, alle enormi potenzialità del turismo, al problema del dissesto idrogeologico”.