Tragedia Alessandria - Ciao Nino, eroe reggino 'vittima del dovere'

Solo qualche mese fa, Antonio Candido condivideva il messaggio nel ricordo di un collega scomparso: "Quanto vale la vita di un vigile del fuoco?"

Tre ‘vittime del dovere’.

Il capo dipartimento dei vigili del fuoco Salvatore Mulas e il capo del corpo Fabio Dattilo hanno definito così le tre vittime della tragedia di Quargnento. I tre vigili del fuoco Matteo, Marco e Antonino erano tre uomini al servizio dello Stato che svolgevano il proprio lavoro con entusiasmo, energia e voglia di lavorare.

L’intero paese ne sta parlando in queste ore. E tutti si stringono al dolore delle famiglie.

Il più giovane dei tre era originario di Reggio Calabria.

Antonino Candido, 32enne, ha frequentato l’istituto di istruzione superiore Righi per poi trasferirsi in Piemonte.

Viveva ad Albenga con la moglie, sposato da poco più di un anno (settembre 2018).

Nino aveva una grande passione per i tatuaggi, per gli animali, (aveva due pitbull) per il basket e per i viaggi che condivideva con sua moglie, e una grande dedizione per la professione del vigile del fuoco, seguendo le orme del padre Angelo, attualmente in servizio presso il comando dei VdF di Reggio Calabria.

Poco tempo fa, esattamente il 12 giugno, sul suo profilo FB, condivideva il messaggio di un collega scomparso chiedendosi:

“Quanto vale la vita di un vigile del fuoco?”