Le Ferrovie dello Stato (FS) quest’anno hanno deciso di cedere in comodato d’uso gratuito migliaia di piccole stazioni in disuso. Per l’acquirente che si prende cura dei locali ceduti in comodato, l’affitto è a costo zero. Il sito ufficiale di Trenitalia parla di più di “1700 stazioni impresenziate” su tutto il territorio nazionale. Il valore degli immobili che finora sono stati dati in concessione ammonta a circa 120 milioni di euro.
Come si legge nel documento redatto da Fabrizio Torella e Teresa Coltellese per Cesvot intitolato Le stazioni impresenziate sulla rete ferroviaria italiana (scaricalo qui in versione integrale), “l’automazione dei comandi e la loro attivazione out-station in un unico centro deputato ha quindi imposto una diversa utilizzazione delle risorse umane ed è questo un caso tipico di come lo sviluppo e il potenziamento tecnologico possa mettere in crisi e rivoluzionare l’organizzazione del lavoro preesistente (…). Non essendo più indispensabile la presenza umana, salvo che per verifiche periodiche della funzionalità dell’impianto e delle infrastrutture, le stazioni, in particolare quelle di transito situate sulla linea, sono rimaste impresenziate in un numero progressivamente crescente direttamente proporzionale al numero dei chilometri di rete ferroviaria su cui via via veniva attivato il nuovo sistema”.
Le stazioni interessate dall’iniziativa sono quelle afferenti alla categoria “bronze”. Le stazioni gestite dalle Ferrovie dello Stato-Trenitalia sono infatti suddivise in base a dei parametri (come le dimensioni dell’impianto, l’insieme delle aree e superfici che sono accessibili dal viaggiatore, la frequentazione, il numero di viaggiatori che ogni giorno impegnano l’impianto ferroviario, la capacità di interscambio): proprio per tale motivo vengono divise in stazioni “bronze”, “silver”, “gold” e “platinum”.
