Giornata vittime della strada, il tributo alla memoria: 28 i morti del 2024 sulla SS106

La Giornata Mondiale per le Vittime della Strada è un'occasione per ricordare i 28 morti del 2024 sulla Statale 106

Incidente Ss 106 Siderno

Oggi, nella Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, il mio pensiero va alla comunità di San Luca. Alle famiglie di Antonella e Domenico Romeo, Elisa Pelle e Teresa Giorgi, che il 6 gennaio hanno perso la vita sulla Statale 106. Al vuoto che la scomparsa di Teresa ha lasciato nei suoi due bambini. All’assenza di una bimba di soli 7 mesi che ha perso la mamma Elisa.

Non dimentico il dolore della famiglia di Alfredo Aleardi, deceduto l’11 febbraio, e il banco vuoto lasciato da Mattia Porto all’istituto Ipsia Barlacchi di Crotone, deceduto il 4 febbraio nel “curvone della morte”. Ricordo anche il sacrificio di Alessio Legato, i cui organi donati hanno salvato altre vite dopo la sua scomparsa il 29 aprile.

Lutto e dolore lungo la Statale 106

Oggi penso alla moglie e ai tre bambini del Dott. Salvatore Mustara, scomparso il 30 aprile, e al segno indelebile che ha lasciato nelle comunità in cui ha lavorato con dedizione. Non posso dimenticare Maria Teresa Boccuti, morta il 16 maggio, e il vuoto lasciato dai suoi cari sopravvissuti miracolosamente all’incidente.

Ricordo con commozione Eugenio Lupo, finanziere deceduto il 10 giugno, e Luigi Frustaci, motociclista di 24 anni scomparso il 23 giugno. Non posso dimenticare i volti di Umberto Graziano, Domenico Orlando e Raffaele Varano, le cui morti hanno segnato il cuore di tante comunità.

L’appello di Fabio Pugliese per l’ammodernamento della Statale 106

“La Statale 106 non deve essere più la ‘strada della morte’, ma la strada della vita”, ribadisce Fabio Pugliese, direttore dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”.

Oggi, nella Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, sento il dovere di ribadire che né io, né l’Organizzazione abbiamo mai affermato la nostra contrarietà alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Tuttavia, il Ponte non rappresenta una priorità infrastrutturale per l’Europa, per la Nazione e per la Calabria. La vera urgenza è l’ammodernamento della Statale 106 a 4 corsie con spartitraffico centrale.

Dal 1996 ad oggi, questa strada ha causato oltre 15.000 incidenti, circa 25.000 feriti, e almeno 1.000 vittime. È necessario un intervento urgente per prevenire ulteriori tragedie.

La speranza e l’impegno per un futuro migliore

“La speranza non delude mai” – afferma Pugliese – “Abbiamo il dovere morale di richiamare la politica ad affrontare con serietà i problemi più urgenti della nostra terra. Solo così la Statale 106 potrà finalmente diventare la strada della vita”.

In questa giornata di memoria e riflessione, facciamo nostro l’appello di Papa Francesco rivolto ai giovani a non perdere la capacità di sognare e a non lasciarsi rubare la speranza. Perché la nostra speranza è quella che, un giorno, la Statale 106 non sarà più la strada della morte, ma un’arteria sicura che unisce comunità e vite.

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