Le Iene e la truffa ad una giovane disabile: la proposta di Mammoliti

Dopo il servizio di denuncia de Le Iene, arriva un messaggio di speranza dalla comunità di Locri

Gravemente diabetica fin da piccola e in dialisi, una ragazza di Bari è stata truffata dei risparmi di una vita non agiata, 26 mila euro in tutto, in appena 20 giorni. La sua storia è stata raccontata al programma di Italia 1, Le Iene, che ha smascherato il truffatore originario di Locri. Dopo il servizio è arrivata la proposta da parte di un locrese, non solo per aiutare la giovane caduta nella trappola del malfattore, ma anche per ripristinare l’immagine di una comunità “macchiate” dalle azioni malevole di un singolo individuo.

Truffa ad una giovane disabile a Le Iene

Un’offerta di lavoro si trasforma in continue richieste denaro. Arriva anche la proposta di fare la modella di intimo, poi di prostituirsi. Le Iene hanno incontrato l’uomo ludopatico che avrebbe messo a segno, con lo stesso sistema, una ventina di altre vittime.

La proposta di Mammoliti

Intanto mentre il servizio televisivo viene trasmesso, da Locri arriva la proposta di un cittadino, Pino Mammoliti:

“Il programma “Le iene” ieri sera ha smascherato una grave truffa perpetrata ai danni di una ragazza di Bari (Tina) da parte di un nostro concittadino. La storia ha fatto registrare uno sdegno collettivo locale e nazionale per le particolarmente gravi condizioni di salute della ragazza. Tina infatti è dializzata e senza aiuti assistenziali da parte di nessuno, aveva con grandi sacrifici raccolto 26000 euro da quando, ancora ragazzina, metteva da parte i pochi spiccioli che riusciva a racimolare,sino a raggiungere appunto la somma di 26000 euro a cui attingere nei momenti più difficili. Purtroppo, una sintonia perversa tra il destino della ragazza e la follia del nostro concittadino, ha favorito la strada della truffa e della disperazione. Noi come locresi abbiamo,mi permetto dire, il dovere della solidarietà nei confronti di questa sfortunata ragazza. Lo dobbiamo alla nostra storia, e lo dobbiamo come comunità all’Italia intera . Chiedo al sindaco, al vescovo, a tutti e ciascuno dei tredicimila locresi di lanciare una raccolta fondi necessari per restituire serenità a Tina ed ai locresi tutti”.

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