Uomo scomparso a Reggio Calabria, appello di Klaus Davi: 'Chi sa parli'

"L'auspicio e che qualcuno mi chiami come accaduto con l'agguato a don Franco Benestare", le parole di Davi

Non si trova da oltre 10 giorni gli inquirenti sono al lavoro, ma ancora non ci sono riscontri. A scomparire è stato un quarantottenne di Reggio Calabria che ora, si scopre, era addetto in una delle società di pulizie delle ferrovie di Reggio Calabria.

Un settore attenzionato da Klaus Davi dal luglio 2017 quando intervistò un operaio che denunciò lo strapotere delle cosche Labate e Tegano nelle assunzioni e nella gestione dell’ambiente lavorativo.

Da allore decine di articoli ma anche processi che hanno visto il giornalista italo svizzero alla sbarra per diffamazione intentata da alcuni blasonati boss come Demetrio Logiudice detto ‘Mimmo U Boi’ uno degli uomini chiave della cosca Tegano.

“Non vi è alcun legame tra il contesto mafioso che è emerso dalle mie inchieste e la scomparsa di Gaetano Crea, precisa il giornalista, ma penso che non ci dovrebbero essere temi di serie A e temi di serie C. Come questa vicenda degli operai dimenticata da tutti solo perché ormai il tema non interessa , non è ‘glamour’ e non lo è neanche piu per chi si dice di ‘sinistra’.

Contestualmente, il giornalista ha diffuso un numero di cellulare per raccogliere informazioni sulla vicenda. In attesa di sviluppi.
“L’auspicio e che qualcuno mi chiami come accaduto con l’agguato a don Franco Benestare ” boss di Archi vittima di un attentato per mano di due giovani affiliati del clan Molinetti, i cui nomi Davi rese noti poche ore dopo i fatti.” Insomma, non resta che sperare ‘anche se la vedo dura’ ammette Klaus Davi. Ma mai dire mai.