Vaccini a Reggio, Giuffrida: ‘Stiamo andando bene, ma le dosi sono ancora insufficienti’

Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp punta l’indice anche contro Figliuolo: ‘Lui parla di dosi futuribili non della realtà’

La situazione epidemiologica a Reggio Calabria è uguale a quella dell’Italia. I dati sono in discesa. I nostri casi stanno diminuendo e anche i reparti ospedalieri stanno diminuendo il numero di soggetti ricoverati, in una situazione sicuramente più facilmente gestibile rispetto a qualche settimana fa. Inoltre continua la campagna vaccinale che recentemente ha visto anche una giornata in cui è ampliato l’accesso alle vaccinazioni: sabato, come sappiamo, in tutta la regione c’è stato un ‘vax day’ che ha consentito di raggiungere una quota di vaccinazioni superiore alle 20 mila in tutta la regione, raggiungendo secondo alcuni quasi 27 mila dosi.

Vaccini ancora insufficienti

Di questo e di altro ha parlato il Direttore del Dipartimento Salute e prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, Alessandro Giuffrida nella consueta diretta del lunedì di Live Break, la striscia informativa di CityNow, illustrando l’attuale situazione della campagna vaccinale nella nostra provincia.

“A Reggio Calabria, solo nella nostra Asp, sono state somministrate oltre 4000 dosi nella giornata di sabato a cui vanno aggiunte le dosi effettuate presso il Gom. Quindi siamo andati molto bene, ma in genere la media delle vaccinazioni è molto elevata a tal punto, come ho già detto due volte, che il problema non è la vaccinazione effettuata, perché abbiamo la capacità di vaccinare in misura superiore ai numeri di cui sto parlando, ma è invece la disponibilità dei vaccini. Ancora stamattina ci stiamo adoperando con grandi difficoltà per avere un numero di vaccini adeguato per oggi, domani e dopodomani, visto che ce ne arrivano in quantità insufficiente rispetto alla necessità. Quindi questo è il vero problema, e poi, ove questo problema fosse risolto contiamo come si è detto di coprire la popolazione entro settembre”.

Giuffrida sul punto chiarisce che si fa riferimento ad una popolazione attualmente eleggibile per la vaccinazione di soggetti al di sopra dei 18 anni.

“Questo ci consentirà naturalmente di avere una situazione di relativa sicurezza, in quanto buona parte della popolazione sarà vaccinata e quindi, in linea di massima, non più suscettibile all’infezione da covid-19″.

Il responsabile del Dipartimento Salute e prevenzione rimarca però che probabilmente non si può parlare oggi di immunità di gregge, perché naturalmente resta una fascia piuttosto ampia di soggetti da 0 a 18 anni che saranno suscettibili alla vaccinazione ma parliamo di una situazione, se riuscissimo a raggiungere questo obiettivo, che ridurrà in maniera sporadica la comparsa di nuovi casi di covid-19.

La fascia tra 40 e 50 anni

Proprio oggi in tutta Italia saranno aperte le prenotazioni per le vaccinazioni ai soggetti compresi nella fascia d’età tra i 40 e i 50 anni. E così dovrebbe – il condizionale è d’obbligo a queste latitudini – essere anche in Calabria.

Dipende dalla Regione. Ma la prenotazione dovrebbe essere avviata oggi e sarà aperta dalla Regione Calabria e non dalla Asp. Dipende dall’apertura che faranno per gli slot di prenotazione direttamente dalla sede centrale della Regione”.

E tuttavia, nonostante già si parli degli under 50, c’è da tenere presente che la categoria degli anziani non può dirsi coperta in toto. Insomma, sembra che si sia voltato pagina, ma in realtà l’attenzione deve rimanere ancora alta perché ovviamente non tutti gli anziani, non tutti gli over 80, hanno ricevuto la dose di vaccino, e per le più svariate ragioni, o perché limitati fisicamente o perché non hanno in dotazione un PC, un tablet e quindi limitati tecnologicamente.

“In effetti abbiano notato questa difficoltà che è venuta fuori anche perché c’è stato un ritardato inserimento dei medici di medicina generale nella campagna vaccinale. Adesso, da alcuni giorni, è possibile che gli stessi possano partecipare direttamente alla campagna vaccinale e quindi vaccinare i propri anziani. Vorrei precisare che tutto questo non dipende dall’Asp di Reggio Calabria che aveva provveduto per tempo a organizzare questa accordo con i medici di medicina generale, ma poi c’è stato uno stop a livello regionale che ha determinato un ritardo nell’avvio della campagna. La Regione ha ‘preteso’ che si attendesse l’invio da parte della Protezione Civile dei nominativi, per ciascun medico, dei soggetti da vaccinare. Questo ha determinato un ritardo, dopo di che questi nominativi sono stati inviati e adesso i medici possono regolarmente vaccinare i propri assistiti anziani. L’unico limite, purtroppo è legato alla quantità di vaccini insufficienti, perché ci rendiamo conto che naturalmente se i vaccini in questo momento sono appena sufficienti, o addirittura non consentono ai centri vaccinali di garantire le vaccinazioni a tutti i soggetti prenotati, è difficile consegnare ulteriori dosi di vaccini ai medici di medicina generale”.

Un dato (quello delle dosi di vaccino indisponibili) in contrasto con quanto dichiarato dal Generale Figliuolo. Ma si sa, la pratica è più difficile della teoria:

“Figliuolo parla di dosi futuribili, non parla di dosi attuali. Quindi al momento continuano ad arrivare una quantità insufficiente di vaccini, questa è la situazione reale”.