Verso le Regionali, Conte (M5S) chiama, Graziano (Pd) risponde: Si all’unità … ma con le Primarie

Pentastellati pronti al confronto ma chiedono un candidato civico. Intanto de Magistris ribadisce: ‘Nessuna possibilità che io partecipi’

“La regione Calabria andrà al voto e questo appuntamento merita il massimo impegno da parte di tutte le forze politiche realmente interessate ad assicurare un futuro di riscatto sociale, culturale e di rilancio economico a tutta la comunità calabrese e, in particolare, alle nuove generazioni”.

Ha aspettato il giorno del chiarimento all’interno del Pd, l’ex premier Giuseppe Conte, per rendere plastica la disponibilità del Movimento 5 stelle ad un percorso comune con il Pd verso le regionali di ottobre. Ritenendo imprescindibile pescare il candidato dalla società civile. Sullo sfondo anche la grande occasione dei soldi faticosamente ottenuti in Europa, “per segnare una svolta anche in Calabria in modo da sfruttare tutte le potenzialità di una terra ricca di tradizioni, di cultura, di affascinante bellezza”.

Conte, attraverso il suo post su facebook ha sottolineato come alcuni sforzi siano stati già compiuti per avviare un percorso che elabori, per dirla con lui, un solido progetto politico:

“Ma adesso – ha aggiunto – occorre compiere un decisivo scatto in avanti, nel segno del coraggio e della determinazione: il Movimento 5 Stelle chiede a tutte le forze progressiste di dar vita a un patto di ampio respiro programmatico”.

L’ex capo del governo ha quindi mostrato di voler aprire da subito un tavolo di confronto stilando una sorta di lista delle priorità per la nostra regione:

“Istruzione, legalità, lavoro, salute sono le priorità dell’agenda che dobbiamo declinare insieme affidando il compito di realizzare questa svolta a un candidato Presidente di regione di alto profilo espressione delle migliori energie della società civile. I calabresi ci chiedono questo. Meritano una risposta, all’altezza!”

Apprezzamento dal Pd

Oggi tutta l’attenzione è rivolta alla due giorni di incontri affidati al responsabile Enti locali, Francesco Boccia, chiamato a risolvere la grana Nicola Irto. L’ex presidente del Consiglio regionale proprio all’inizio della settimana si era chiamato fuori dalla corsa regionale con un j’accuse che ha avuto il merito di ridestare un Partito democratico eccessivamente frammentato.

E tuttavia, negli ambienti dem l’uscita social di Conte è stata apprezzata, se non altro rispetto alla volontà di avviare un percorso che elabori un solido progetto politico.

Il commissario regionale del Pd ha però messo l’accento su ciò di cui Conte non ha parlato, e cioè lo strumento delle Primarie:

“riteniamo che l’analisi sia giusta e condivisibile. Il tavolo delle forze progressiste – ha detto Stefano Graziano all’AdnKronos – e il confronto nel merito delle priorità programmatiche è stato già avviato da mesi, ora bisogna scegliere chi deve guidare la coalizione, le cui porte sono aperte a tutto il campo largo di forze di centrosinistra. Il candidato presidente del Pd Nicola Irto aveva dato la disponibilità con un gesto di generosità alla costruzione di un’alleanza vasta attraverso le primarie e crediamo che questa sia la strada giusta da seguire per favorire il massimo della partecipazione civica”.

Strada impraticabile per de Magistris

Quando si parla di primarie, da quell’orecchio Luigi de Magistris non ci sente. Nel pomeriggio – rifacendosi alle dichiarazioni di Zingaretti prima e di Irto dopo, ha infatti assestato un nuovo colpo al Partito democratico – “…ritengo che qualsiasi candidatura, anche quella che possa sembrare una riverniciatura, non potrà sortire nessun effetto positivo perché le mura di quel partito a livello politico regionale sono completamente lesionate” – rigettando ogni ipotesi di primarie:

Non c’è nessuna possibilità che io possa partecipare alle primarie perché non faccio parte del Pd. Noi siamo alternativi al ceto politico regionale che il Pd in questo momento esprime in Calabria”.

Dopo aver escluso che la sua candidatura possa in qualche modo favorire il centrodestra de Magistris è ancora più chiaro:

“Se veramente Pd e M5S avessero avuto a cuore il cambiamento, la Calabria, la periferia della periferia, se davvero avessero avuto a cuore la sconfitta delle destre sovraniste, avrebbero dovuto brindare alla disponibilità di de Magistris e dei suoi alleati, da Carlo Tansi a Mimmo Lucano, e di tutti i movimenti che ci sostengono, perché era la via per andare a convincere e a vincere. E invece in questi giorni pare che a loro questo non interessi per nulla. Sembrerebbe”.