Vicesindaco Perna a CityNow: ‘Reggio città rassegnata, soffro nel vederla così’

Situazione rifiuti, brogli elettorali e il futuro di Reggio Calabria. Il bilancio del vicesindaco Tonino Perna ai microfoni di CityNow

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L’onestà intellettuale è merce rara, specie in politica. Non definirsi un politico (“mai sentito tale, mi chiami professore e non Vicesindaco. Sono prestato a questo mondo, e non so per quanto tempo…”) è il fattore che favorisce in Tonino Perna una schiettezza fuori dal comune.

In questi casi è possibile, anche piacevole, fare un approfondimento a 360 gradi e senza infingimento alcuno
sul percorso dell’amministrazione Falcomatà in questi 6 mesi abbondanti di ‘secondo tempo’.

“Reggio città rassegnata”

“Si procede, seppur con qualche problema di fondo. Progettiamo il futuro ma il passato pesa come un macigno. Reggio Calabria ha un passato ingombrante e che influisce sul presente.

La nostra, purtroppo, è una città rassegnata. E’ questo il male oscuro principale che ci affligge, un sentimento difficile da estirpare. Basti pensare a Roma, città che vive difficoltà enormi, ma dove nei cittadini e nelle associazioni si avverte una voglia maggiore di mettersi in moto per dare un supporto”.

“Situazione rifiuti una sofferenza”

Tra le principali note dolenti, causa di disagio in chi come Perna è visceralmente legato alla propria città , ci sono il tema dei rifiuti e la vicenda relativa ai brogli alle ultime elezioni comunali.

“Sul problema legato ai rifiuti soffro a vedere Reggio Calabria in queste condizioni. Credo che istituendo le due linee attualmente non funzionanti al termovalorizzatore di Gioia Tauro risolveremmo gran parte dei problemi. La Regione Calabria ha le risorse per procedere in questo senso, ma è tutto fermo da mesi e non capisco per quale motivo.

Sulla vicenda dei brogli elettorali, vorrei che la magistratura facesse il più in fretta possibile, cosi da capire una volta per tutte l’entità del problema. Nel frattempo, bisogna attuare un nuovo meccanismo con procedure che impediscano di rivedere quanto successo alle scorse comunali”.

Recovery Fund, tra pregi e difficoltà

Le risorse del Recovery Fund e il puntare in modo concreto sul concetto di ‘Reggio città turistica’ paiono le stampelle alle quali aggrapparsi nella speranza di uscire dalle sabbie mobili, in entrambi i casi il prof. Perna però mette in guardia da possibili criticità.

“Il Recovery Fund è un’enorme possibilità ma ci sono anche delle difficoltà da affrontare. Ad esempio, chi si occuperà del monitoraggio dei progetti? Servirà una mole di lavoro importante per un organico ridotto come quello dell’amministrazione.

Reggio città che può vivere di turismo? Non diciamo sciocchezze, non siamo la California. Piuttosto, dobbiamo ragionare in termini strategici, pensando alla città dei prossimi 10 anni e alle potenzialità ancora rimaste inespresse. Penso ad esempio all’industria agroalimentare, ci sono margini impressionanti di crescita. Importiamo circa l’85% dei prodotti quando potremmo valorizzare il nostro territorio”.

“Carenza di dipendenti drammatica”

La macchina amministrativa reggina appare come ingolfata, elefantiaca, alle prese con evidenti problematiche di operatività. Perna punta l’indice sul sottodimensionamento dell’organico.

“Quello della pubblica amministrazione è una delle chiavi principali del cambiamento. Negli ultimi anni siamo passati da 1200 a circa 700 dipendenti. Ci sono uffici sguarniti, dirigenti con 20 o 30 progetti da seguire in contemporanea. È praticamente impossibile lavorare in queste condizioni.

Con alcune risorse del ‘Decreto Reggio’ esiste la possibilità di fare concorsi. Presto potremo inserire 58 nuove figure tecniche all’interno del Comune, è una goccia nel mare delle necessità ma è un inizio”.

L’Alta velocità uno dei temi di discussione ‘storici’ del territorio calabrese, Perna si augura tempi più rapidi anche per i movimenti interni alla regione. “L’Alta velocità è un concetto utile e necessario, ma servirebbe però anche all’interno della Calabria. Arrivare in meno tempo da Reggio Calabria a Roma che da Reggio ai paesini interni mi appare come un controsenso“.

Tra i progetti potenzialmente rivoluzionari per Reggio Calabria c’è il Mediterranean Life, porto turistico che secondo i progettisti darebbe uno slancio occupazionale e in termini di visitatori enormi. “Non mi piace fare il tuttologo, non so dare giudizi tecnici approfonditi sul progetto non avendolo studiato nel dettaglio. In linea di principio -sottolinea Perna- sono a favore di chi vuole spendere risorse proprie e fare impresa sul nostro territorio, senza però recare danni all’ambiente“.

Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito“, recita un antico proverbio. L’esperienza di Perna può essere utile per capire verso quale luna Reggio Calabria deve volgere lo sguardo, alla ricerca di un futuro completamente diverso rispetto a un presente cupo e  che rischia di soffocare ogni speranza.

“Bisogna scegliere delle priorità, individuarle bene e risolverle. Contrastare con tutte le forze la fuga dei giovani dal nostro territorio è sicuramente una di queste. Puntare con decisione sull’alta formazione, formando figure specializzate che possano realizzarsi nel nostro territorio.

Favorire la creazione di centri di ricerca, offrendo la possibilità a chi arriva a Reggio Calabria di rimanere anche al termine del percorso formativo. Incentivare e stimolare il south working è un’altra occasione da cogliere”.

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