Caos a Villa, storia senza fine. Richichi a CityNow: '80 persone in rivolta'

Seconda notte insonne per strada. Riavvolgiamo il nastro con le dichiarazioni di questa mattina del sindaco f.f. Richichi

Ministero dell’Interno, Regione Sicilia, Regione Calabria, Città Metropolitana di Reggio e Comune di Villa San Giovanni. Tutti con gli occhi puntati sullo Stretto in un valzer di interventi, azioni, provvedimenti e strategie politiche.

Ad aspettare, all’imbarco di Villa, con suprema pazienza, circa 200 (e sottolineiamo duecento) persone tra cui una ventina di bambini ed una donna incinta. Oltre 50 le autovetture bloccate in attesa dell’ok istituzionale.

Le ultime restrizioni dettate dal governo per contenere il contagio del coronavirus, non permettono il passaggio sullo Stretto. E non aiuta di certo la riduzione delle corse dei traghetti nè l’azione veemente del sindaco di Messina Cateno De Luca.

Ieri sera, sembrava fosse arrivato il lieto fine. Dopo le dichiarazioni del sindaco Falcomatà, De Luca aveva accettato il suo l’invito ed era pronto allo ‘sblocco’. Seguivano gli interventi dei Governatori Santelli e Musumeci. Quest’ultimo proponeva e suggeriva di acquisire una struttura ricettiva a Reggio o a Villa in cui ospitare le famiglie.

In tarda serata la buona notizia arriva dal primo cittadino di Reggio Calabria: rientrano in Sicilia le prima 150 persone.

Riavvolto il nastro, facciamo il punto con il sindaco f.f. di Villa San Giovanni Maria Grazia Richichi.

“Questa mattina siamo nuovamente alle prese con la drammatica vicenda. A breve sarò in videoconferenza con la Prefettura“.

Se da un lato circa 150 persone sono rientrate in Sicilia, dall’altro ben 80 rimangono tutt’oggi nel piazzale Anas e sono in rivolta. Tra loro alcuni provenienti dalla Germania, ma anche Veneto, Lombardia e Lazio.

“E’ la seconda notte che passano in macchina perchè hanno rifiutato di trascorrere la notte nei due alberghi messi a disposizione, ovviamente gratuitamente, per accoglierli – continua ai nostri microfoni il sindaco f.f. di Villa San Giovanni – Hanno preferito dormire in macchina per la paura di dover rimanere in albergo in quarantena obbligatoria”.

Le persone con difficoltà e le famiglie con bambini tra cui ovviamente anche la donna incinta sono dunque rientrati nella propria residenza (Modica, Noto, Palermo, Ragusa) dove rimarranno in quarantena. Quasi un centinaio (80) però sono ancora le persone bloccate a Villa.

“Oggi sicuramente ci sarà qualche spiraglio ma dobbiamo attendere nuove disposizioni dal Ministero dell’Interno. La situazione è tesa, molto tesa. Le famiglie vogliono tornare a casa”.

Una situazione paradossale che vede tutte le istituzioni coinvolte. Entro oggi tuttavia si dovrebbe sbloccare la vicenda che ha suscitato l’interesse dei media nazionali. Il Governatore Santelli è in contatto con il Ministro dell’Interno per trasferire le famiglie rimaste.

“Se sblocchiamo la situazione attuale non dovrebbe più succedere nulla – conclude Richichi – perchè si sono già intensificati i controlli ‘in entrata’ con verifiche serrate soprattutto a Rosarno“.